MARIO SIRONI A MILANO



 

La mostra di Mario Sironi a Milano, negli spazi del Museo del Novecento, è una grande retrospettiva che celebra l'originale protagonista del Novecento a cinquant'anni dalla sua prima esposizione milanese.

 

Nato in Sardegna in una famiglia dallo spiccato senso artistico, Sironi si forma a Roma, dove frequenta lo studio di Giacomo Balla e dove conosce Umberto Boccioni e Gino Severini, con i quali condivide gli esordi nel solco del Divisionismo. Avvicinatosi poi al Futurismo, pur senza rinunciare alla solidità delle proprie forme e alla monumentalità delle proprie composizioni, condivide con i futuristi la celebrazione della modernità meneghina con le vedute urbane di fabbriche e ciminiere, per poi virare verso uno stile che risente della conoscenza delle opere metafisiche di Carlo Carrà e di Giorgio de Chirico.

Arruolato come volontario durante la Prima Guerra Mondiale, riceve i suoi primi riconoscimenti artistici, tra i quali spiccano quelli della mecenate Margherita Sarfatti, l'anima del movimento di Novecento italiano che negli anni Venti vedrà in Sironi uno dei massimi interpreti degli ideali di classicità e purezza tipici del ritorno all'ordine.

 

Lo stile di Sironi, sempre apparentemente statico ma in realtà estremamente irrequieto, dopo aver interpretato negli anni Venti l'ideale fascista, negli anni Trenta si avvicina all'Espressionismo, dove pennellate vigorose rispecchiano angoscia storica di quegli anni, per poi trovare una nuova forma espressiva nelle grandi decorazioni murali, nelle quali le tematiche veicolano messaggi contemporanei dalla grande valenza sociale, di cui i lavori di Roma insieme a quelli per il Palazzo dei Giornali e le opere per il Palazzo di Giustizia di Milano rappresentano i vertici espressivi.

 

La mostra di Sironi a Milano presenta uno dei personaggi più singolari e più attivi del Novecento: coinvolto nelle sparatorie di fine regime, salvato in extremis da Gianni Rodari, distrutto dal suicido della figlia e infine gravemente malato, la vita rocambolesca e travagliata di Sironi si riflette nella sua produzione, carica di angoscia del presente e insieme assetata di progresso del domani, che ne ha fatto uno degli artisti più grandi e celebrati dell'Italia del secolo scorso.

 

IMPORTANTE! A seguito del contingentamento degli ingressi e della recente modifica del sistema di prenotazioni per i gruppi, siamo tenuti a pagare i biglietti della mostra contestualmente alla prenotazione. Non potremo perciò, nostro malgrado, concedere le gratuità e le riduzioni previste nei Musei Civici per chi paga in loco.