Mostre a Milano


Milano offre il più ampio programma di mostre e appuntamenti culturali della penisola. In questa pagina puoi trovare una selezione sempre aggiornata delle migliori mostre di Milano che Milanoguida ha scelto per te, tra le quali spiccano quelle organizzate da Palazzo Reale. Trovi informazioni pratiche, una breve descrizione della mostra e le visite guidate disponibili, sempre condotte da guide turistiche abilitate e laureate in storia dell'arte per garantirti la massima qualità nella scoperta delle mostre e dei grandi tesori del panorama culturale di Milano.

 

 

Milanoguida: le visite guidate alle migliori mostre di Milano

 

Mostre in corso a Milano


Mostra Brassai Milano

Dove: Milano, Palazzo Reale

 

Quando: 23 febbraio - 2 giugno 2024

 

Orari mostra: lunedì chiuso; martedì, mercoledì, venerdì, sabato e domenica 10:00 - 19:30; giovedì 10:00 - 22:30

 

MOSTRA DI BRASSAÏ A MILANO

 

Dopo la mostra allestita a Palazzo Morando nel 2015, la città di Milano omaggia nuovamente il grande fotografo del Novecento, Gyla Halasz, in arte Brassaï, con un'esposizione ospitata negli spazi di Palazzo Reale

 

Nato nel 1899 in Ungheria, Brassaï si trasferisce fin da piccolo a Parigi con la sua famiglia, paese nel quale sarà destinato a vivere dal 1924 e nel quale potrà sperimentare la vicinanza con le grandi avanguardie del Novecento tra cui il Surrealismo. Il fotografo si avvicina sin da subito alla pratica artistica studiando pittura e scultura a Budapest per poi frequentare l'Accademia di Belle Arti a Berlino, città nella quale si avvicinerà anche al mondo del giornalismo. Ormai venticinquenne, con il definitivo approdo nella fervente Parigi, Brassaï elabora il suo approccio personale al mezzo fotografico ricercando per tutta la sua carriera scatti veritieri, privi di qualsiasi artificio.

 

"L'occhio di Parigi", titolo della nuova mostra e soprannome di Brassaï coniato dallo scrittore Arthur Miller, fa riferimento al modo di indagare i luoghi, la società e la vita quotidiana di Parigi, soprattutto notturna, tipica della poetica del fotografo. Con un'esposizione di oltre 200 stampe accompagnate da una ricca documentazione e da oggetti appartenuti al fotografo, sarà possibile conoscere da vicino la vita quotidiana della Parigi autentica, raccontata attraverso lo sguardo diretto di uno dei grandi protagonisti della fotografia del XX secolo.

 

Realizzata in collaborazione con l’Estate Brassaï, la mostra fotografica dedicata a Brassaï a Milano, attraverso immagini iconiche ed intime della città di Parigi, omaggia la produzione di un fotografo che, nonostante le sue capacità e il suo bagaglio culturale, ha saputo mantenere uno sguardo da dilettante sui suoi soggetti per coglierne la vera essenza.

 

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Mostra De Nittis Milano

Dove: Milano, Palazzo Reale

 

Quando: 24 febbraio - 30 giugno 2024

 

Orari mostra: lunedì chiuso; martedì, mercoledì, venerdì, sabato e domenica 10:00 - 19:30; giovedì 10:00 - 22:30

 

 

MOSTRA DI DE NITTIS A MILANO

 

La mostra di Giuseppe De Nittis a Palazzo Reale di Milano sarà un viaggio nella pittura di uno dei più grandi artisti italiani dell’Ottocento, particolarmente sensibile alle correnti del Verismo e dell’Impressionismo che seppe interpretare in chiave originale e personale.

 

Giuseppe Gaetano De Nittis nacque a Barletta nel 1846; rimasto orfano fin da piccolo, visse con i nonni paterni per poi iscriversi nel 1861, contro il volere della famiglia, all’Accademia di Belle Arti di Napoli. Qui però si rivelò uno spirito irrequieto, dall’indole insofferente alle regole e disinteressato alle nozioni e alle lezioni accademiche, tanto da venire espulso due anni più tardi per indisciplina.

 

Successivamente si dedicò alla pittura all’aria aperta, specializzandosi in riproduzioni di paesaggi partenopei e barlettani, fino al 1866, vero anno di svolta, quando a Firenze si avvicinò per la prima volta al movimento dei Macchiaioli. L’anno seguente si trasferì a Parigi dove si sposò con la parigina Léontine Lucile Gruvelle. L’apice della sua fama arrivò però nel 1874, comunemente indicata come la nascita dell’Impressionismo, con l’esposizione che si tenne presso lo studio del fotografo Nadar dove riuscì a presentare ben cinque tele. Lo stesso anno andò anche a Londra dove realizzò scene di vita della capitale inglese, mentre nel 1878 riscosse un enorme successo con l’Esposizione Internazionale parigina dove venne insignito della Legion d'onore, e la sua opera, Le rovine delle Tuileries, fu acquistata dal governo per il Museo del Lussemburgo.

 

De Nittis fu abile interprete nel rappresentare l’eleganza e la vivacità della vita moderna, realizzando vedute naturali e urbane, ritratti di donna e di città in via di costruzione, scorci di vita parigina o londinese, con stile impressionista, fotografando il mondo con lucidità realistica. Le mostra di De Nittis a Palazzo Reale a Milano, con un centinaio di opere provenienti dai più prestigiosi musei e collezioni pubbliche italiane e francesi, tra cui la Galleria d'Arte Moderna di Milano, propone un percorso espositivo che ci farà conoscere e apprezzare l’estro artistico di un eccelso pittore italiano, morto a soli trentotto anni.  

 

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Mostra Parr Milano

Dove: Milano, Mudec

 

Quando:  10 febbraio 2024 - 30 giugno 2024

 

Orari: Lunedì 14:30 - 19:30; Martedì, mercoledì, venerdì e domenica 9:30 - 19:30; Giovedì e sabato 9:30 - 22:30

MOSTRA DI MARTIN PARR A MILANO

 

La mostra "Martin Parr, Short & Sweet" a Milano, frutto della rinnovata collaborazione con Magnum Photos, celebra il lavoro del fotoreporter britannico che ha saputo indagare la società nei suoi aspetti più controversi con un tocco di ironia e vivacità.

 

Affascinato fin da giovane dalla fotografia, grazie alla passione tramandata dal nonno, Martin Parr inizia a sperimentare la sua abilità con il mezzo fotografico contemporaneamente alla sua carriera da docente che lo porta ad insegnare in diversi istituti britannici. Alla metà degli anni Settanta, una delle sue più grandi fonti di ispirazione, il fotografo Henrì Cartier-Bresson, lo presenta all'agenzia Magnum Photos, nella quale entra a far parte nonostante il suo spirito sovversivo e ribelle

 

Gli scatti presentati negli spazi espositivi del Mudec ripercorrono le scelte stilistiche e i progetti più conosciuti di uno dei fotografi contemporanei più famosi, mostrando la sua grande capacità di elaborare un linguaggio riconoscibile.

La sua indagine fotografica diretta si spinge oltre la semplice resa del soggetto, focalizzandosi su dettagli difficili da cogliere. I suoi scatti dall'aspetto caotico, caratterizzati dai forti contrasti cromatici deridono, criticano, biasimano la società moderna, intrappolata nelle mode e nei gusti dettati dai media. Il contesto borghese, vissuto e mal sopportato da Parr, ritorna costantemente nei suoi lavori, ricchi di riferimenti al suo vissuto personale.

 

La mostra dedicata e curata dallo stesso Martin Parr a Milano è un'occasione per scoprire il valore della produzione di un fotografo che ha raccontato, attraverso i suoi scatti, il lato imperfetto e grottesco delle azioni ordinarie compiute dalla gente comune, innescando una riflessione interessante sul futuro dell'umanità.

 

 

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Mostra Tatuaggio Mudec Milano

Dove: Milano, Mudec

 

Quando:  28 marzo 2024 - 28 luglio 2024

 

Orari: Lunedì 14:30 - 19:30; Martedì, mercoledì, venerdì e domenica 9:30 - 19:30; Giovedì e sabato 9:30 - 22:30

MOSTRA "TATUAGGIO. STORIE DEL MEDITERRANEO" A MILANO, MUDEC

 

La mostra "Tatuaggio. Storie dal Mediterraneo" al Mudec di Milano, è un percorso curioso alla scoperta di una pratica dalla storia millenaria, che ha attraversato i secoli e i continenti, arricchendosi di nuovi significati e di diverse modalità di realizzazione.

 

Da sempre il tatuaggio è considerato come uno dei primi gesti consapevoli che permisero all'uomo di differenziarsi dall'animale. Disegnare sulla propria pelle tratti o simboli dalle diverse valenze rappresenta una modalità per esprimersi senza comunicare con le parole, in un modo alternativo che lascia segni indelebili. 

 

Il viaggio nel tempo, attraverso le numerose testimonianze di vario genere presenti in mostra, si focalizza sull'area geografica italiana e del mediterraneo e ha inizio dalla preistoria. Questo periodo storico ci ha lasciato in eredità il corpo mummificato di Ötzi, ritrovato nel 1991 in Trentino Alto Adige: la sua pelle presenta già numerosi disegni, realizzati con l'uso del carbone e con lo scopo pratico di lenire i dolori causati dalle basse temperature. Per la popolazione egizia, per i Celti e poi anche per i primi cristiani i tatuaggi rappresentavano simboli spirituali legati ad un forte senso di religiosità. Presso l'antica Roma invece il tatuaggio era utilizzato per marcare il corpo di schiavi e malfattori. Nella cultura occidentale, a seguito delle crociate, la diffusione della pratica del tatuaggio ha una battuta di arresto, ritorna a diffondersi dalla fine dell'Ottocento quando un tatuatore americano realizza la prima macchinetta elettrica. Da quel momento si diffonde la moda del tatuaggio estetico, che in molti casi rivela ancora messaggi significativi che rappresentano la storia di chi lo indossa.

 

La mostra dedicata al tema del tatuaggio a Milano, pensata con un taglio antropologico, rappresenta un'occasione per esplorare lo sviluppo di una pratica che affonda le sue origini in un remoto passato e che accompagna ancora oggi l'umanità.

 

Prenota la mostra "Tatuaggio. Storie del Mediterraneo" a Milano, Mudec

  



Mostra Mirò Monza

Dove: Monza, Villa Reale

 

Quando: 26 dicembre 2023 - 5 maggio 2024

 

Orari: mercoledì - venerdì dalle 10:00 alle 16:00

Sabato, domenica e festivi dalle 10:30 alle 18:30

MOSTRA "JOAN MIRÒ'. LA POESIA DELLE FORME" A MONZA, VILLA REALE

 

La visita guidata alla mostra di Mirò a Monza sarà un'occasione per ripercorrere l'arte colorata, originale e sognante di uno dei maggiori artisti del XX secolo. Organizzata in occasione del 130° anniversario della nascita dell'artista catalano Joan Mirò, la Villa Reale di Monza ospita al suggestivo terzo piano del Belvedere, la mostra "La poesia delle forme", dedicata al raffinato e complesso rapporto tra arte e parola che caratterizzò l'opera di Mirò.

 

Nato a Barcellona nel 1893, Mirò dimostrò fin da bambino una predilezione per la pratica artistica e ebbe modo di sviluppare le proprie capacità frequentando l'Accademia privata di Francisco Galíla e successivamente la Libera Accademia di Disegno del Cercle Artístic de Sant Lluc. Dal 1919 entrò in contatto con l'ambiente parigino e con le grandi novità che si stavano sviluppando in seno alle Avanguardie: conobbe le opere colorate e vivaci dei Fauves, la tecnica materica ed inimitabile di Van Gogh, la ricerca formale di Picasso e le follie del Dadaismo, portando Mirò ad un progressivo e personale allontanamento dai canoni estetici tradizionali. E' però dal Surrealismo che Mirò trarrà l'insegnamento più importante, che diventerà uno dei cardini della sua poetica: privare la pittura del filo della ragione, dando libero sfogo alla fantasia e all'emozione. 

Il forte desiderio che accompagnò Mirò per tutta la propria carriera fu quello di andare oltre la tecnica della pittura a olio alla ricerca di nuovi metodi e stili contemporanei.

 

Joan Mirò delineò con il tempo uno stile unico, caratterizzato da forme essenziali e semplici, declinate in vari campi artistici, dalla pittura, passando per la scultura e l'incisione, fino all'illustrazione e a varie tecniche tra cui il collage, il grattage e il frottage. Lo scopo della sua arte divenne quello di trasporre tramite le forme, i colori e la materia un linguaggio universalmente comprensibile, intriso di spiritualità e simboli facilmente captabili che si muovono all'interno di codici comunicativi condivisi. 

 

La visita guidata alla Mostra di Mirò a Monza ripercorre la vita e la carriera dell'artista ponendo un'attenzione particolare sul del rapporto inscindibile tra arte e letteratura, un tema molto caro all'artista, come ben evidenziano le oltre cento opere esposte, che illustrano l'originalità, la riflessione estetica, la versatilità e la poesia utilizzate da Mirò per la ricerca di un nuovo messaggio da conferire alla pratica artistica.

 

 

Prenota la mostra "Joan Mirò. La poesia delle forme" a Monza, Villa Reale

  



Dove: Milano, Mudec

 

Quando: 22 febbraio 2024 - 30 giugno 2024

 

Orari mostra: lunedì 14:30 – 19:30; martedì, mercoledì, venerdì e domenica 9:30 – 19:30;

giovedì e sabato 9:30 – 22:30

MOSTRA DI PICASSO AL MUDEC DI MILANO 

 

 

La mostra di Picasso al Mudec di Milano è dedicata al tema “La metamorfosi della figura”, con lo scopo di approfondire aspetti poco conosciuti della poetica del grande artista del Novecento, al fine di comprendere a fondo il valore del contributo artistico che il pittore spagnolo ancora esercita sull'arte contemporanea. 

 

La mostra indaga le fonti culturali e i processi creativi che Picasso mise in campo nella costruzione della propria poetica espressiva che, espressa in diverse tecniche artistiche, permettono di ricostruire una "storia nella storia" fatta di suggestioni, di emozioni, di ispirazioni e poi di elaborazione, di creazione, di genialità e infine di lasciti e di eredità.

 

I capolavori in mostra, provenienti dai maggiori musei europei sono posti in dialogo con manufatti di arte africana e di opere di diverso genere, andando a esplorare il modo, singolare e innovativo, con cui Picasso trattò il tema della figura umana. Una sezione della mostra di Picasso al Mudec è dedicata agli studi per le celeberrime Les demoiselles d’Avignon (1907), manifesto del cubismo ed esempio eclatante della ricerca di un mutamento continuo e costante che l’artista ha riservato a corpi e volti. Conclude l'esposizione un salto temporale al presente: una sezione dedicata ai lavori di artisti africani che ancora oggi si ispirano alle ricerche formali di Picasso.

 

La mostra di Picasso al Mudec offre un'occasione imperdibile per conoscere a fondo nuovi aspetti peculiari dell'arte del maestro spagnolo: il concetto di metamorfosi della figura e le fonti culturali che hanno ispirato le sue ricerche e i suoi capolavori.

 

Prenota la mostra di Picasso al Mudec di Milano

  



Mostra Cézanne Renoir Milano

Dove: Milano, Palazzo Reale

 

Quando: 19 marzo - 30 giugno 2024

 

Orari mostra: lunedì chiuso; martedì, mercoledì, venerdì, sabato e domenica 10:00 - 19:30; giovedì 10:00 - 22:30

 

 

MOSTRA "CÉZANNE E RENOIR" A MILANO

 

La mostra "Cézanne e Renoir" in programma a Palazzo Reale dal 19 marzo 2024 porta a Milano una ricca selezione di opere provenienti da due prestigiosi musei parigini, il Museo d'Orsay e l'Orangerie, grazie alle quali sarà possibile ripercorrere la rivoluzionaria stagione artistica dell'Impressionismo e illustrare l'eredità pittorica lasciata dai due grandi maestri francesi alle avanguardie del Novecento.

 

L'esposizione, che può contare su un importante nucleo di dipinti raccolti dal celebre mercante d'arte Paul Guillaume, oggi all'Orangerie, mette a confronto l'opera di Paul Cézanne e Auguste Renoir evidenziando la complementarietà delle loro parabole artistiche. Renoir è tra massimi interpreti della pittura impressionista; i suoi dipinti ritraggono la vivacità della vita parigina con un linguaggio pittorico che cerca di restituire l'istantaneità della visione e i valori atmosferici. Cézanne, pur condividendo l'interesse per i paesaggi dipinti dal vero, farà di questi l'occasione per una personale ricerca sulla semplificazione della forma e sull'uso antinaturalistico del colore.

 

Se da un lato la ricerca di Cézanne sulla struttura formale dell'immagine costituisce la base di partenza per la rivoluzione di Picasso e del Cubismo, dall'altro l'insistenza da parte di Renoir sul valore espressivo della luce e del colore, rinvigorita dal soggiorno italiano degli anni ottanta, conduce all'esperienza pittorica di Matisse e dei Fauves.

 

In un suggestivo dialogo attraverso i soggetti condivisi dai due pittori, quali i ritratti, i paesaggi, le nature morte e le bagnanti, la mostra di Cézanne e Renoir a Palazzo Reale a Milano permetterà di approfondire la conoscenza di due grandi maestri dell'Impressionismo che traghettarono la pittura del tardo Ottocento verso le Avanguardie e la modernità. 

 

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Prossime mostre a Milano 2024 - 2025


Mostra Bellezza Bruttezza Milano

Dove: Milano, Palazzo Reale

 

Quando: 20 settembre 2024 - 2 febbraio 2025

 

Orari mostra: lunedì chiuso; martedì, mercoledì, venerdì, sabato e domenica 10:00 - 19:30; giovedì 10:00 - 22:30

 

 

MOSTRA DI PICASSO A MILANO

 

 

Dopo la mostra "Picasso. La metamorfosi della figura" al Mudec, anche Palazzo Reale ospita una mostra dedicata a Picasso, un'esposizione realizzata in collaborazione con il Museo Picasso di Parigi e il Museo Nazionale di Storia dell’Immigrazione, che presenta in una veste inedita e poco conosciuta uno dei più grandi artisti del XX secolo, soffermandosi su temi cari all'artista ed ancora oggi molto attuali.

 

La mostra di Picasso a Palazzo Reale a Milano, con oltre ottanta opere esposte, tra dipinti, sculture, ceramiche, disegni, collage, stampe, fotografie, video e documenti, intende approfondire tematiche sociali vicine all'artista come l'accoglienza, l'immigrazione e le relazioni personali, vissute in prima persona.  

 

Il percorso espositivo riflette sullo status dell'artista spagnolo, che durante la propria vita venne considerato e si sentì come uno straniero nella città che lo ospitò dal 1904 e dove rimase per tutta la vita: Parigi. Picasso non otterrà mai la cittadinanza francese, ma solo quella onoraria nel 1948, anche a causa della propria difficoltà linguistica. Sospettato di essere sovversivo a causa sua arte troppo avanguardistica e trasgressiva, la condizione di straniero influirà fortemente sull'identità di Picasso e verrà trasposta nel suo modo di approcciarsi alla vita e nella sua produzione artistica, riflettendo pienamente i suoi pensieri e la sua preoccupazione riguardo al tema.

 

La mostra "Picasso, lo straniero" a Milano è un'occasione unica per scoprire opere inedite dell'artista spagnolo e per conoscere il lato più personale e intimo di uno dei più grandi artisti del Novecento.

 

Prenota la mostra di Picasso a Milano

  



Mostra Munch Milano

Dove: Milano, Palazzo Reale

 

Quando: ottobre 2024 - gennaio 2025

 

Orari mostra: lunedì chiuso; martedì, mercoledì, venerdì, sabato e domenica 10:00 - 19:30; giovedì 10:00 - 22:30

MOSTRA DI MUNCH A MILANO

 

La mostra di Edvard Munch a Palazzo Reale di Milano offre l'imperdibile occasione di approfondire la conoscenza di uno dei più importanti interpreti della pittura europea a cavallo tra XIX e XX secolo, che ha saputo rielaborare gli stimoli della pittura del proprio tempo dando vita a un'arte personalissima ma al contempo in grado di rappresentare le angosce e le paure del genere umano.

 

Profondamento turbato dai lutti familiari - la morte per tubercolosi della madre e della sorella maggiore quando era ancora bambino e la successiva scomparsa del padre, medico dalla fede religiosa rigorosissima - Munch riversò la propria sofferenza in una pittura tragica e malinconica che, partendo da premesse naturalistiche, giunse a immagini sempre più visionarie, in sintonia con il Simbolismo europeo.

 

Organizzata in collaborazione con il Munch Museet di Oslo, l'istituzione che presenta la più ampia raccolta al mondo di opere dell'artista, l'esposizione di Palazzo Reale a Milano ripercorre l'intera carriera di Munch evidenziando l'influenza esercitata su di lui dagli artisti conosciuti a Parigi, quali Toulouse-Lautrec, Degas, Van Gogh e Gauguin, che lo indirizzarono verso una tecnica essenziale e una stesura bidimensionale, con ampie zone non campite, particolarmente adatta a esprimere i sentimenti di sofferenza e di angoscia provati dall'artista.

 

Temi quali malattia, pazzia, amore e morte risultano veicolati attraverso precise soluzioni formali, quali ardite fughe prospettiche, accensioni cromatiche e ombre minacciose, che fanno di Munch un artista capace di visualizzare sentimenti ed emozioni con un'intensità raramente eguagliata.

 

La mostra di Munch a Palazzo Reale a Milano sarà un viaggio alla scoperta di uno dei più originale interpreti della pittura europea, che, attraverso i traumi della propria esistenza, ha saputo rappresentare le paure e le ossessioni dell'essere umano, ponendosi così come precursore dell'Espressionismo e del Surrealismo.

 

 

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Mostra Baj Milano

Dove: Milano, Palazzo Reale

 

Quando: ottobre 2024 - gennaio 2025

 

Orari mostra: da definirsi

 

 

MOSTRA DI ENRICO BAJ A MILANO

 

La mostra dedicata ad Enrico Baj, organizzata nelle sale espositive di Palazzo Reale a Milano, è pensata per omaggiare la produzione dell'artista a cento anni dalla sua nascita, raccontando la sua poetica attraverso numerosi rimandi al mondo letterario, molto caro al pittore.

 

Quella di Baj è una formazione dualistica, da una parte gli studi di giurisprudenza che gli permettono di diventare un avvocato e dall'alta le lezioni all'Accademia di belle arti di Brera, che alimentano la sua propensione e il suo autentico interesse verso il mondo dell'arte.

In aggiunta, un'innata passione per la letteratura, che lo vede cimentarsi nel corso del tempo anche come scrittore, teorico e illustratore di libri, arricchita dal valore dei legami che ha saputo intrattenere con grandi scrittori dell'epoca come André Breton, Marcel Duchamp, Umberto Eco ed altri ancora.

 

Il percorso espositivo presenta una chiave di lettura inedita: le opere d'arte di uno dei più importanti artisti del secondo dopoguerra presentano il suo universo bizzarro, abitato da figure dalle sembianze mostruose, che viene raccontato attraverso le parole dei grandi scrittori del Novecento, che legarono la proria produzione a quella di un personaggio dalle mille sfaccettature come Baj.

 

La mostra di Enrico Baj a Milano è un'occasione per conoscere da vicino la produzione variegata di un artista poliedrico, frutto di un ampio bagaglio di conoscenze in diversi campi e di un scambio intellettuale sempre attivo.

 

 

Prenota la mostra di Enrico Baj a Milano

  



Mostra Munch Milano

Dove: Milano, Palazzo Reale

 

Quando: 3 ottobre 2024 - 26 gennaio 2025

 

Orari mostra: lunedì chiuso; martedì, mercoledì, venerdì, sabato e domenica 10:00 - 19:30; giovedì 10:00 - 22:30

MOSTRA DI UGO MULAS A MILANO

 

La mostra di Ugo Mulas a Palazzo Reale a Milano rappresenta la prima ampia retrospettiva che la città dedica al grande fotografo internazionale del secondo dopoguerra. Un omaggio ad un acuto osservatore della realtà che ha saputo restituire attraverso il mezzo fotografico una testimonianza critica della società.

 

Autodidatta creativo e determinato, Ugo Mulas avvia una brillante carriera, focalizzata sul mantenimento di un approccio sensibile e partecipe nei confronti dei soggetti che immortala con la macchina fotografica. A partire dalla metà degli anni Cinquanta, Mulas inizia a scattare fotografie ai grandi artisti del tempo e ai loro studi, anche vuoti, soffermandosi sui dettagli degli stessi, sintetizzando e raccontando storie non narrate, in cui il fotografo stesso partecipa al momento che sta immortalando. E’ così che diventa “Il fotografo degli artisti”, con i quali prende parte ai propri scatti per non rimanere solo uno spettatore al margine dell’azione. 

 

La mostra di Ugo Mulas a Milano presenta oltre 200 fotografie e presenta un taglio inedito e si concentra sul rapporto di Ugo Mulas con la città di Milano, città in cui si trasferisce nel 1948 e in cui sceglie di vivere. Gli scatti meneghini sono il tema cardine del percorso espositivo e ritraggono i protagonisti del mondo dell’arte, del design, della moda, dell’industria e del lavoro, conosciuti nella vibrante Milano di quegli anni: Mulas frequenta l’Accademia di Brera, vive le serate del mitico bar Jamaica in Brera, entrando in contatto con il fervore artistico della capitale lombarda.

 

La mostra di Ugo Mulas a Milano permette di comprendere il grande contributo che l'artista diede all’arte fotografica, raccontando di un maestro capace di avviare, attraverso il mezzo fotografico, una vera e propria indagine sulla società, sull’uomo e anche su se stesso.

 

Prenota la mostra di Ugo Mulas a Milano

  



Mostra Tim Burton Milano

Dove: Milano, Fabbrica del Vapore

 

Quando: 6 dicembre 2024 - 2 marzo 2025

 

Orari mostra: da definirsi

 

 

MOSTRA DI TIM BURTON A MILANO

 

Dopo la mostra allestita al Museo Nazionale del Cinema di Torino, anche la città di Milano rende omaggio al grande genio creativo di Tim Burton con un percorso immersivo realizzato negli spazi espositivi della Fabbrica del Vapore.

 

Dimostrando la sua precoce abilità del disegno e una grande passione per il cinema, Tim Burton, appena diciottenne, vince una borsa di studio grazie ad una selezione indetta da "The Walt Disney Company". Questa grande opportunità gli permette di continuare a studiare e di iniziare a sperimentare le sue abilità in campo cinematografico attraverso l'ideazione di cortometraggi frutto di una fantasia irrefrenabile pur sempre legata a temi realistici legati al quotidiano. E' nel 1985 che realizza il suo primo lungometraggio dal titolo “Pee Wee's Big Adventure”, una commedia che racconta le avventure di un bizzarro personaggio che, pur essendo un uomo adulto, si comporta da bambino.

 

Il titolo della mostra "Tim Burton’s Labyrinth" racconta il carattere dell'esposizione: un vero e proprio percorso all'interno dei mondi ideati da Tim Burton nel corso della sua carriera, ricreati attraverso scenografie, effetti audio-video ed opere d'arte, per immergersi appieno nei temi iconici ideati dal registra per i suoi grandi capolavori cinematografici.

 

La mostra dedicata a Tim Burton a Milano è un'esperienza immersiva e divertente negli ambienti abitati da personaggi cari al pubblico, che sono entrati a far parte di un immaginario collettivo come Edward Mani di Forbice, Beetlejuice, Jack Skeletron di Nightmare Before Christmas, La sposa cadavere, Willi Wonka, Sweeney Todd, Batman e molti altri.

 

Prenota la mostra di Tim Burton a Milano

  



Mostra Art Deco Milano

Dove: Milano, Palazzo Reale

 

Quando: febbraio - giugno 2025

 

Orari mostra: da definirsi

 

 

MOSTRA "INTORNO AL 1925. IL TRIONFO DELL'ARTE DÉCO" A MILANO

 

 

A cent'anni dalla grande "Esposizione Internazionale di Arti Decorative e Industriali Moderne" organizzata a Parigi il 28 aprile del 1925, la mostra dedicata all'Art Déco a Milano presso gli spazi espositivi di Palazzo Reale, omaggia la nascita e la diffusione di uno tra i gli stili più diffusi in Europa a partire dagli anni Venti del Novecento, la cui influenza raggiunse anche gli Stati Uniti.

 

La cosidetta Art Déco nasce proprio in concomitanza con l'esposizione internazionale, che accoglieva le nuove linee guida ideate nel primo dopoguerra, indirizzate ad un recupero della semplicità e ad un rimando alle forme classiche arricchite da decorazioni essenziali e geometriche. Questo rinnovamento pervade varie forme d'arte tra cui la pittura, l'architettura, l'artigianato, l'arredamento e il design. Le forme lineari e simmetriche, dalle eleganti influenze esotiche, vengono arricchite dall'uso di colori vivaci ed impreziosite dall'uso di metalli o di materiali come vetro smaltato.

 

Pienamente aderenti allo "Stile 1925" sono i ritratti della pittrice Tamara de Lempicka, le illustrazioni di moda ad opera di George Barbier, la linearità del Théâtre des Champs-Élysées fino all'imponente struttura dell'Empire State Building a New York.

 

Un percorso eterogeneo tra immagini, opere d'arte, manufatti accompagnati da riferimenti al periodo storico nei quali sono state ideate, che ci permetterà di conoscere a fondo un linguaggio artistico che ancora oggi rappresenta un punto di riferimento. Dopo il primo conflitto mondiale, la società dimostra un'irrefrenabile voglia di libertà che viene tradotta nella sfera artistica in un ritorno alla stabilità e all'ordine.

 

La mostra di "Intorno al 1925. Il Trionfo dell'Art Déco" a Palazzo Reale a Milano ripercorre la nascita e la diffusione di un linguaggio artistico riconoscibile, che ha lasciato spazio anche ad intepretazioni nazionali pur mantenendo elementi caratteristici solidi e ben delineati.

 

Prenota la mostra "Intorno al 1925. Il trionfo dell'Art Déco" a Milano

  



Mostra Bellezza Bruttezza Milano

Dove: Milano, Palazzo Reale

 

Quando: Primavera 2025

 

Orari mostra: lunedì chiuso; martedì, mercoledì, venerdì, sabato e domenica 10:00 - 19:30; giovedì 10:00 - 22:30

 

 

MOSTRA DI CASORATI A MILANO

 

La mostra di Felice Casorati a Milano, allestita negli spazi di Palazzo Reale, presenta la più estesa e completa retrospettiva meneghina dedicata ad uno dei più originali protagonisti del Novecento italiano.

 

La lunga carriera di Casorati (1883 -1963) gli permise di elaborare uno stile personale che, pur attraversando le maggiori Avanguardie del XX secolo, ha saputo mantenere una cifra stilistica propria. Si avvicinò artisticamente a molti movimenti artistici, dai quali prese spunto per plasmare la sua poetica: dapprima al Simbolismo, per poi risultare influenzato dalla Secessione Viennese e dal Postimpressionismo, fino a giungere, negli anni Venti, a quello stile vicino al Ritorno all'Ordine che decretò per Casorati il trionfo del proprio talento a livello internazionale, per poi sfociare in esiti vicino agli stilemi del Realismo magico.

Le opere di Casorati si caratterizzano per un'atmosfera sospesa e per un colto rimando alla tradizione figurativa rinascimentale e sono spesso popolate da soggetti realistici e al contempo stranianti, quasi inquietanti

 

La mostra di Casorati a Milano, con la sua ampia selezione di opere che spaziano dalla scultura alla grafica, dal disegno alle illustrazioni fino alle arti applicate e alla musica, permette di comprendere a fondo il valore della versatilità e della creatività di un grande artista che seppe apportare contributi significativi in molti campi artistici e di conoscere gli aspetti più personali di un grande protagonista del Novecento italiano.

 

Prenota la mostra di Casorati a Milano

  



Mostra Leonor Fini Milano

Dove: Milano, Palazzo Reale

 

Quando: Primavera 2025

 

Orari mostra: lunedì chiuso; martedì, mercoledì, venerdì, sabato e domenica 10:00 - 19:30; giovedì 10:00 - 22:30

 

 

MOSTRA DI LEONOR FINI A MILANO

 

La mostra "Leonor Fini. Lo Sguardo della Sfinge", ospitata nelle sale di Palazzo Reale a Milano, mette in luce la poetica e il linguaggio di un'artista donna che ha saputo interpretare in un modo del tutto personale le linee guida del movimento surrealista diventandone una grande interprete.

 

Quello di Leonor Fini è un surrealismo femminista, frutto della sua storia complicata che la vede lottare fin da piccola contro le regole e le imposizioni dettate soprattutto dal genere maschile. Uno dei temi più cari all'artista, quello del travestimento, nasce proprio da un'esperienza infelice legata al suo affidamento, quando a soli due anni dovette mascherarsi per sfuggire dal padre che intendeva riportarla a Buenos Aires, nella sua città natale. La sua spiccata personalità, caratterizzata da un'acuta intelligenza e da una voglia di ribellione, le permette di captare ed interpretare al meglio le numerose e diversificate influenze artistiche e culturali della Trieste del tempo.

 

L'esposizione milanese intende indagare la versalità di Leonor Fini, dalla pitture che risentono delle influenze parigine di Max Ernst, André Breton e Salvador Dalì, passando per le esperienze nel mondo della moda, arricchite dal valore dei contatti con i grandi stilisti del tempo conosciuti soprattutto a Milano, fino ad approdare alle sue ideazioni nella veste di scenografa e costumista.

 

La mostra dedicata a Leonor Fini a Milano rappresenta un'occasione imperdibile per conoscere una figura iconica che ha tentato di affermarsi come donna e come pittrice nel mondo dell'arte attraverso la sperimentazione di varie pratiche artistiche.

 

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Mostra Bellezza Bruttezza Milano

Dove: Milano, Palazzo Reale

 

Quando: settembre 2025 - gennaio 2026

 

Orari mostra: da definirsi

 

 

MOSTRA "DALÌ E LA MODA" A MILANO

 

La mostra "Dalì e la moda", ospitata da Palazzo Reale a Milano, è un'occasione per scoprire un lato inedito e curioso della produzione del padre del Surrealismo, che ha saputo sperimentare la sua grande creatività anche nel campo della moda.

 

L'artista catalano si avvicina alla pratica del disegno sin da bambino; grazie al suo grande talento viene indirizzato agli studi artistici e frequenta l'Accademia di Belle Arti di Madrid senza, tuttavia, mai portare a termine gli studi poiché dimostra il suo spirito ribelle nei confronti dei docenti e della pratica artistica. Libero di seguire il suo istinto, si lascia influenzare dalla poetica surrealista conosciuta nella città spagnola ed effettua il suo primo viaggio nella fervente Parigi, un soggiorno che darà il via ad una carriera di successo tutta in ascesa, sia come artista che come personaggio dell'alta società.

 

Il percorso espositivo esplora il rapporto tra Salvadorì Dalì e il mondo della moda, a partire da sui primi contatti con i grandi stilisti del momento fino all'ideazione di una linea di moda surrealista.

 

Dalì compie i primi passi nel campo della moda a partire dall'incontro con la stilista Coco Chanel, con la quale nel 1929 ideò l’etichetta per il suo iconico profumo "Chanel N°5". Successivamente conosce anche Elsa Schiaparelli con la quale entra in una forte sintonia e per la quale disegna l'abito da sera "aragosta", una creazione provocatoria, legata ad un tema molto caro all'artista, quello dell'inconscio. Da non dimenticare la collezione di costumi da bagno surrealisti dal nome “Nightmare Beachwear”, che l'artista presentò in una sfilata irriverente a bordo piscina organizzata nella città di Parigi.

 

La mostra di "Dalì e la moda" a Milano, grazie alla collaborazione con importanti musei internazionali, permette di far luce sull'approccio utilizzato dall'artista in un campo artistico a lui poco familiare, nel quale ha dimostrato di saper trasporre il suo linguaggio originale e la sua forte personalità.

 

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Mostra Dubuffet Milano

Dove: Milano, Mudec

 

Quando: da definirsi

 

Orari mostra: da definirsi

 

 

MOSTRA "DA DUBUFFET ALL'ART BRUT" A MILANO

 

La mostra "Da Dubuffet all'Art Brut" al Mudec di Milano rappresenta un viaggio immersivo nella variegata produzione degli artisti che nel secondo dopoguerra hanno abbracciato un linguaggio espressivo privo di imposizioni, ideato dall'artista Jean Dubuffet soprattutto per esorcizzare gli orrori vissuti durante il conflitto mondiale e vicende esistenziali strazianti.

 

Il concetto di "Art Brut" si riferisce ad una tipologia di arte spontanea, un'idea che riporta alla mente i disegni e le pitture realizzate da chi è privo di un'educazione culturale ed artistica. Jean Dubuffet resta affascinato fin da subito dalle forme astratte di Paul Klee ma anche dall'arte primitiva africana e dalla spontaneità che emerge dai disegni dei bambini. Grazie a questi riferimenti ha un'intuizione vincente: ideare un genere artistico interessante, che mantenendo la prerogativa del libero utilizzo del mezzo artistico, lascia spazio a diverse declinazioni. Appoggiato da intellettuali come il teorico del surrealismo André Breton, anch'egli affascinato da quest'arte diretta e non convenzionale, Dubuffet nel 1945 conia il termine "Art Brut" e dà il via allo sviluppo di questo linguaggio artistico.

 

Organizzata in collaborazione con la Collection de l’Art Brut di Losanna, la mostra presenta una variegata esposizione di opere d'arte che mostrano l'immaginario personale di artisti autodidatti che hanno preso parte al genere. Forme indefinite, figure bizzarre, colori vivaci creano un'atmosfera caotica che dimostra una modalità di lavoro diretta ed impulsiva che non lascia spazio a modelli o allo studio della composizione.

 

Tra opere di artisti italiani ed internazionali, con una sezione speciale dedicata ai lavori di Jean Dubuffet, la mostra " Da Dubuffet all'Art Brut" al Mudec di Milano è un'occasione per scoprire le varie sfaccettature di un linguaggio artistico complesso e le vicende travagliate che si celano dietro ogni opera d'arte. 

 

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Mostra Soutine Milano

Dove: Milano, Palazzo Reale

 

Quando: 2025 - 2026

 

Orari mostra: da definirsi

 

 

MOSTRA DI SOUTINE A MILANO

 

A cavallo tra il 2025 e il 2026 la città di Milano ospita la prima retrospettiva dedicata al pittore Chaïm Soutine, con un'esposizione pensata per gli spazi di Palazzo Reale, che omaggia la produzione dell'artista bielorusso riscoperto solo in tempi recenti.   

 

L'infanzia di Soutine è il periodo esistenziale che più influenza la sua poetica artistica: nato in una famiglia ebrea molto povera vive tra precarietà ed emarginazione in una zona sotto il comando dell’Impero russo. Nonostante non gli fosse permesso, Soutine si avvicina fin da piccolo alla pratica del disegno portando avanti la sua ardente passione per l'arte. E' nel 1913 che l'artista incontra una grande opportunità: un viaggio a Parigi, una città ricca di riferimenti culturali ed artistici dove ha modo di sperimentare le sue abilità, frequentare musei come il Louvre e trarre spunti significativi sia dalle opere degli artisti contemporanei che dai capolavori dei grandi maestri del passato. Amante dello studio dal vero viene ricordato per aver conservato nella sua abitazione parigina carcasse di animali al fine di analizzarne la composizione e trarne la giusta ispirazione per esternare il suo malessere interiore.

 

Le opere in mostra ci permetteranno di analizzare il linguaggio intenso utilizzato da Soutine: un'espressività fatta di colori vivaci, linee vorticose e pennellate materiche che rivela emozioni esasperate liberate sul supporto attraverso il mezzo pittorico e una personalità molto complessa, a tratti oscura. 

 

La mostra "Chaïm Soutine. Una retrospettiva" a Milano, intende indagare la produzione artistica di un artista attivo nel periodo tra le due guerre, caratterizzato dal capitalismo e dall’ascesa dei nazionalismi, che ha saputo trasporre le sue sensazioni ed emozioni in uno stile pittorico unico e riconoscibile.

 

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mostra di Paolo Troubetzkoy a

Dove: Milano, GAM

 

Quando: 2026

 

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MOSTRA DI PAOLO TROUBETZKOY ALLA GAM DI MILANO

 

Dopo una prima tappa nella città di Parigi la mostra di Paolo Troubetzkoy approda a Milano nelle sale della Galleria d’Arte Moderna. Un'importante monografica, frutto di un ampio progetto di studi, dedicata all'artista di origini russe che ha saputo dimostrare, plasmando la materia con una tecnica del tutto personale, la sua spiccata sensibilità psicologica.

 

Le origini aristocratiche si scontrano con il suo animo ribelle alimentato dalla difficoltà a sottostare a regole rigide, soprattutto in campo artistico. Quella di Troubetzkoy è una grande passione che lo porta a prediligere lo studio dal vero, per questo continua la sua scoperta della pratica artistica da autodidatta, pur rimanendo affascinato dalle tante e diverse influenze letterarie, artistiche, musicali derivanti dal vivace ambiente culturale che si sviluppa nella dimora familiare.

 

Influenzato dallo stile della Scapigliatura, grazie agli incontri con pittori come Tranquillo Cremona e Daniele Ranzoni, Troubetzkoy realizza sia sculture di tipo celebrativo e commemorativo che opere più intime dedicate a temi familiari come la maternità e l'infanzia. Il suo stile, dal taglio impressionista, è caratterizzato da forme frastagliate e dall'incessante ricerca di un'espressività nei volti. Con il movimento artistico degli scapigliati condivide soprattutto l'anticonformismo e l'utilizzo della tecnica dello sfumato, che traspone in scultura ideando forme che si espandono nello spazio.

Da ricordare i numerosi busti dedicati a personaggi di spicco dell'epoca come Tolstoj, Gabriele D'Annunzio, Enrico Caruso tramite i quali cerca di immortalare la loro identità e personalità. 

 

Frutto della cospicua collaborazione della Galleria d’Arte Moderna di Milano con il Museo d'Orsay, la mostra dedicata a Paolo Troubetzkoy è una grande occasione per scoprire il valore della produzione di un artista in grado di donare alla materia espressività e movimento, non accontentandosi della mera rappresentazione visiva dei soggetti.

 

 

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Dove: Milano, Galleria d'Arte Moderna

 

Quando: da definirsi

 

Orari: da definirsi

MOSTRA DI GIUSEPPE PELLIZZA DA VOLPEDO A MILANO 

 

La mostra di Giuseppe Pellizza da Volpedo alla Galleria d'Arte Moderna di Milano intende far conoscere al grande pubblico l'intensa carriera del celebre autore del Quarto Stato, la cui produzione pittorica - fatta eccezione per il capolavoro conservato alla Galleria d'Arte Moderna di Milano - è ingiustamento poco nota rispetto ai lavori degli altri grandi maestri del Divisionismo, da Giovanni Segantini a Gaetano Previati

 

Formatosi presso le principali istituzioni artistiche della penisola, dall'Accademia di Brera di Milano all'Accademia di san Luca di Roma, fino alle accademie di Firenze e Bergamo, Giuseppe Pellizza intrattenne per tutta la vita un forte legame con il borgo natio di Volpedo, in provincia di Alessandria, dove trascorse buona parte della propria carriera ambientando i propri dipinti tra le vie e i luoghi a lui familiari. Benché ritiratosi a Volpedo, Pellizza si tenne sempre aggiornato sulle proteste che avvenivano in città e sui rivolgimenti del proprio tempo, grazie anche a letture di stampo socialista che favorirono la maturazione del pensiero politico che lo portò, in un lungo processo durato più di dieci anni, alla redazione dell'opera manifesto del Realismo sociale, il Quarto Stato

 

Oltre ad omaggiare il grande capolavoro recentemente riallestito alla Galleria d'Arte Moderna di Milano, dopo la lunga permanenza al Museo del Novecento, la mostra milanese intende ripercorrere l'intera carriera dell'artista evidenziandone l'iniziale vicinanza ai modi dei Macchiaioli, dovuta all'apprendistato con Fattori, l'abilità di ritrattista, debitrice della formazione con Cesare Tallone, e l'evoluzione tecnico-stilistica in direzione del Divisionismo nata dal confronto con i colleghi Nomellini, Morbelli e Segantini.

 

Con importanti prestiti di collezioni private e prestigiose istituzioni museali nazionali, l'esposizione illustrerà le diverse sfaccettature della produzione di Pellizza capace di coniugare armoniosamente e coerentemente naturalismo e simbolismo.

 

La mostra di Giuseppe Pellizza da Volpedo alla Galleria d'Arte Moderna di Milano è una rara e preziosa esposizione monografica sul pittore piemontese, che consentirà di scoprire l'animo sensibile, il carattere determinato, l'impegno politico, il talento artistico che fecero di Pellizza uno dei più importanti interpreti dell'arte italiana a cavallo tra Otto e Novecento.

 

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Dove: Milano, Galleria d'Arte Moderna

 

Quando: da definirsi

 

Orari mostra: da definirsi

 

 

MOSTRA DI ANTONIO MANCINI A MILANO 

 

La mostra di Antonio Mancini a Milano, ospitata negli spazi della Galleria d'Arte Moderna, intende omaggiare uno dei più importanti artisti italiani dell'Ottocento evidenziandone al contempo il ruolo di precoce e sensibile interprete delle inquietudini del Novecento.

 

Di natali romani, Antonio Mancini compie la propria formazione artistica a Napoli, a contatto con due maestri che segnano l'affermazione del realismo nella pittura italiana, Domenico Morelli e Filippo Palizzi. Il legame con Napoli è evidente nella scelta di fare degli scugnizzi i protagonisti della sua pittura. I ritratti infantili velati di malinconia, molto lontani dall'aneddotica pittura di genere tardoromantica, caratterizzeranno infatti la sua  produzione decretando il suo successo a Parigi e a Londra.

 

Nonostante l'apprezzamento di critica e pubblico, l'esistenza di Mancini è segnata dall'instabilità economica che assieme alla malattia determina le crisi nervose che lo costringeranno a un periodo di cura presso un manicomio napoletano. Ristabilitosi, Mancini si trasferisce a Roma, dove i contatti con importanti collezionisti stranieri rinnovano la sua popolarità all'estero cui seguono i primi riconoscimenti in Italia.

 

Partendo dagli splendidi dipinti manciniani della Collezione Grassi, l'esposizione milanese ripercorre la vita e l'opera del grande artista romano rivelando la sua capacità di ritrarre con verità e sentimento la vita popolare e il suo grande sperimentalismo tecnico e stilistico fatto di stesure grumose, febbrili e polimateriche che traducono le inquietudini vissute dall'artista.

 

La mostra di Antonio Mancini alla Galleria d'Arte Moderna di Milano è un'occasione imperdibile per ammirare l'opera di un artista che ha traghettato il Realismo ottocentesco verso le forme espressive del Novecento senza mai tradire il naturalismo della sua formazione.

 

 

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Mostra Vie Serenissima Milano

Dove: Milano, Palazzo Reale

 

Quando: da definirsi

 

Orari mostra: da definirsi

MOSTRA "SULLE VIE DELLA SERENISSIMA" A MILANO

 

La mostra "Sulla via della Serenissima. La pittura di realtà tra  Milano e Venezia" presso Palazzo Reale a Milano indaga il panorama artistico lombardo del Cinquecento sui cui presupposti si fonda la rivoluzione naturalistica di Caravaggio.

 

Particolare oggetto di attenzione della mostra sarà la produzione degli artisti delle città di Bergamo e Brescia, che dopo un lungo periodo di dominazione da parte dei Visconti, negli anni venti del Quattrocento entrarono a far parte della Repubblica di Venezia. Le vicende politiche delle due città lasciarono il loro riflesso sulla cultura figurativa dell'epoca, segnata dalla commistione tra il naturalismo del Rinascimento lombardo, veicolato dall'opera di Foppa e Bergognone e rinsaldato dalle ricerche di Leonardo, e il tonalismo e colorismo veneto di grandi maestri quali Bellini, Giorgione e Tiziano.

 

Tra i protagonisti di quella fortunata stagione vanno menzionati Savoldo, Moretto, Romanino e Moroni, dei quali, durante i suoi anni di formazione, Caravaggio poté ammirare le dolci intonazioni dei temi sacri, che preannunciano la pittura della Controriforma, e la sensibilità descrittiva e introspettiva dei ritratti, che nel Settecento avrà un degno erede in Giacomo Ceruti, detto il Pitochetto.

 

Ispirandosi alla celebre mostra del 1953 "I pittori della realtà in Lombardia", curata dagli illustri storici dell'arte Roberto Longhi e Giovanni Testori, la mostra "Sulla via della Serenissima" a Palazzo Reale a Milano riannoda i fili che durante il Rinascimento legarono Milano e Venezia dando vita a una fortunata stagione artistica senza la quale la pittura di Caravaggio non avrebbe avuto luogo.

 

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