villa bagatti vaLsecchi a varedo


 

Il nome dei fratelli Giuseppe e Fausto Bagatti Valsecchi, architetti per diletto, è tradizionalmente associato al palazzo milanese in stile rinascimentale, con doppio affaccio in via Santo Spirito e in via Del Gesù, oggi sede della Casa Museo Bagatti Valsecchi. Pochi sanno che i due fratelli possedevano diverse dimore secondarie, situate in località legate alla loro famiglia per storia e tradizione, dove soggiornavano specialmente durante i periodi primaverili e autunnali. É il caso del villaggio di Varedo, dove nel 1523 Pasino de Bagatti prese in enfiteusi alcuni beni appartenuti al monastero di Santa Maria Maddalena di Milano, per fuggire dalla peste.

 

Per ristabilire il legame storico con il villaggio di Varedo, nel 1881 i fratelli Giuseppe e Fausto costruirono, sulla pianta di una preesistente cascina risalente al Settecento, una grandiosa villa in grado di combinare il loro amore per il passato e il gusto eclettico dell'epoca con i tradizionali canoni estetici tipici delle ville di delizia lombarde, da Villa Litta a Lainate, a Villa Tittoni Traversi a Desio fino al Palazzo Borromeo Arese di Cesano Maderno. Il frutto degli interventi dei due fratelli, che ampliarono l'edificio con l'introduzione di due ali laterali e di un secondo piano dotato di una loggetta le cui colonnine furono recuperate della torre campanaria del chiostro milanese di San Erasmo, è ancora visibile nell'aspetto attuale della villa. Sobria negli interni, la villa rivela la sua magnificenza nell'articolato sistema di collegamento tra il corpo principale e gli ambienti un tempo di servizio, nella corte di ingresso ricca di statue e nello scenografico giardino. Qui si conservano ancora l'antica ghiacciaia e la ricostruzione della Porta Minore del Lazzaretto di Milano, recuperata da Giuseppe e Fausto ai tempi della sua demolizione, che fa rivedere a Varedo uno degli edifici simbolo della Milano manzoniana.

 

Il percorso dedicato alla Villa Bagatti Valsecchi di Varedo prosegue con una breve passeggiata che ci condurrà alla visita della Chiesa dei Santi Pietro e Paolo e del Monumento dei Caduti della prima guerra mondiale, sempre progettati da Giuseppe Bagatti Valsecchi. Nella chiesa si conserva la reliquia della costola di Sant' Aquilino, originariamente anch'essa nella Basilica di San Lorenzo a Milano.