La visita guidata alla Casa Museo Bagatti Valsecchi, vi accompagnerà in un luogo unico a Milano, che sembra rimasto sospeso nel tempo e che costituisce una delle quattro splendide case-museo della città, insieme al Museo Poldi Pezzoli, la Casa Museo Boschi di Stefano e Villa Necchi Campiglio.
Era il 1883 quando i due fratelli Giuseppe e Fausto Bagatti Valsecchi progettarono di trasformare il proprio palazzo all’angolo tra via Santo Spirito e via del Gesù in una sorta di rievocazione dei palazzi nobiliari lombardi del Cinquecento. Gli interni della casa vennero così arredati con pezzi d’antiquariato che, con grande spirito collezionistico e storico, riproducevano fedelmente l’atmosfera di tre secoli prima. Grazie a questo ambizioso progetto, ancora oggi la raccolta del Bagatti Valsecchi incarna una delle meglio riuscite e delle meglio conservate tra le case museo dell’intera Europa.
La collezione rinascimentale del museo vanta una grandissima varietà di tipologie che, oltre a bellissime opere come la Santa Giustina di Giovanni Bellini, il San Giovanni Battista di Bernardino Zenale e la Madonna in trono con santi del Giampietrino, spazia dai dipinti su tavola alle tele, dalle sculture agli arredi, dalle armi alle ceramiche, dall’oreficeria agli arazzi, dai bronzi agli oggetti di uso quotidiano. Le sale sono inoltre abbellite con sentenze in latino che spiegano al visitatore gli scopi e gli ideali che hanno animato Giuseppe e Fausto nella realizzazione del progetto della casa museo.
La visita guidata alla Casa Museo Bagatti Valsecchi vi condurrà in quest'atmosfera poliedrica, così perfettamente curata in ogni dettaglio da riuscire a creare nel visitatore la sensazione di trovarsi realmente in una dimora grandiosa di un'epoca passata.
SPECIALE MOSTRA! Dal 10 maggio al 10 novembre 2024 Casa Museo Bagatti Valsecchi ospita l'espozione "Lo sguardo del sentire. Il Seicento emiliano dalle collezioni d'arte Credem a favore della Romagna". Gli ambienti del museo dialogano con dieci capolavori della pittura del Seicento emiliano delle raccolte di Credem e con otto sculture di Carlo Zauli (1926-2002), provenienti dal museo faentino a lui dedicato, pesantemente danneggiato dall'alluvione del 16 maggio del 2023. Durante il periodo della mostra il biglietto di ingresso al museo subirà una maggiorazione destinata a sostenere il Museo Zauli di Faenza.