il museo poldi pezzoli


 

La visita guidata al Museo Poldi Pezzoli porta alla scoperta di una delle più affascinanti e ricche collezioni d'arte di Milano.

 

Fondata nel 1881 dal nobile collezionista Gian Giacomo Poldi Pezzoli, la collezione d’arte del Poldi Pezzoli è una delle più ricche in Europa e presenta capolavori di inestimabile valore. Tra i più di trecento dipinti, databili dal XIV al XVIII secolo, spiccano capolavori di Pollaiolo, Sandro Botticelli, Giovanni Bellini, Andrea Mantegna, Piero della Francesca, Perugino, Tiepolo e Francesco Hayez. Oltre a questi, vi è una nutrita collezione di opere dei leonardeschi milanesi e grande spazio viene dato anche alle arti plastiche e decorative: sculture, armi, porcellane, vetri, tessili, orologi, oreficerie, reperti archeologici ed oggetti orientali concorrono a creare l’atmosfera sognante e poliedrica del Museo Poldi Pezzoli.

 

La collezione del museo era stata pensata, coerentemente con lo stile eclettico del tempo, come un’esemplificazione dell’arte di secoli diversi, raccolta in stanze allestite in stile e sopravvissute in buona parte ai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale

Le raccolte del Poldi Pezzoli si sono ulteriormente accresciute nel Novecento grazie ad importanti acquisti e donazioni come il nucleo di orologi meccanici di Bruno Falck, gli orologi solari di Piero Portaluppi e i magnifici dipinti italiani di Emilio Visconti Venosta, tra i quali si annovera anche una croce astile riferita a Raffaello

 

La visita guidata al Museo Poldi Pezzoli è un'esperienza unica, in grado di trasportare il visitatore in un luogo quasi magico, dove il tempo sembra essersi fermato e dove è possibile ammirare capolavori che conservano tutto il loro fascino originario.

 

SPECIALE MOSTRE! 

Dal 20 marzo al 24 giugno 2024 il museo ospita l'eccezionale mostra "Piero della Francesca. Il polittico agostiniano riunito", che espone per la prima volta, i frammenti del polittico realizzato da Piero della Francesca per l'altare maggiore della chiesa degli agostiniani a Borgo San Sepolcro, sembrato e disperso entro la fine XVI secolo. L'esposizione sarà oggetto di una parte della visita al museo.