La visita guidata alla Basilica di San Lorenzo è un vero e proprio viaggio nel tempo nell'antica Mediolanum romana, alla scoperta di uno dei suoi
monumenti più suggestivi e ancora misteriosi.
La Basilica di San Lorenzo, nota a livello internazionale per l'imponente colonnato che la precede, era probabilmente la cappella del palazzo imperiale romano
edificato sotto Teodosio ed era uno degli edifici cristiani monumentali più imponenti dell'intero Occidente, nonché uno dei primi e più eccelsi esempi noti al mondo di edificio a
pianta centrale. Visitando San Lorenzo, la sua monumentalità e la sua ricchezza decorativa stupiscono fin dal primo sguardo e riescono a far immaginare il fasto che doveva contraddistinguere la
città di Milano nel momento in cui era capitale dell'Impero Romano d'Occidente.
Simbolo di grandiosità e di potere, la Basilica di San Lorenzo venne più volte modificata nel corse dei secoli: interventi significativi dovuti a crolli e incendi risalgono al Medioevo, quando la chiesa assunse forme romaniche e divenne luogo privilegiato di sepoltura per i vescovi cittadini.
Nel Rinascimento, la sua suggestione classica e la sua originale pianta centrale attirarono attorno a San Lorenzo l'interesse degli architetti Leonardo da Vinci, Giuliano da Sangallo e Donato Bramante che ne trassero diverse ispirazioni.
Successivamente, ripetuti crolli della cupola resero necessari diversi interventi di restauro, fino a quello definitivo del 1573, epoca a cui risale l'aspetto interno.
Al suo interno, oltre a curiose opere d’arte come una copia del Cenacolo di Leonardo, si trova la Cappella di Sant’Aquilino che conserva rari e curiosi esempi di mosaici paleocristiani risalenti al VI secolo, da poco restaurati e riportati al loro splendore originario.
Tra storia e leggenda, la visita guidata alla Basilica di San Lorenzo a Milano vi accompagnerà in uno dei luoghi più antichi di Milano, che se da una parte rappresentò il simbolo del potere e della bellezza, ben simboleggiati dalle Colonne di San Lorenzo, dall'altro cela alcune delle pagine più tristi della città: la retrostante piazza della Vetra, infatti, venne designata già dal XI secolo come luogo per le esecuzioni capitali.