MOSTRA "il genio di milano" alle gallerie d'italia di milano


 

La visita guidata alla mostra "Il genio di Milano. Crocevia delle arti dal Medioevo al Novecento" alle Gallerie d'Italia di Piazza della Scala è un'occasione di riflessione sulla centralità che la città di Milano ha avuto nei secoli quale luogo di elaborazione di innovazioni artistiche. 

 

Sin dai tempi dell'avvio della costruzione del Duomo fino al Novecento, grazie alla presenza di importanti cantieri, raffinati committenti, intraprendenti galleristi e lungimiranti critici d'arte la città di Milano ha attratto architetti, pittori e scultori da tutta Italia e dall'intera Europa favorendo il dialogo tra maestranze locali e straniere e l'elaborazione di nuovi linguaggi figurativi. 

 

La mostra analizza alcuni casi esemplari del ruolo di Milano come laboratorio di nuove idee, prendendo le mosse dal Rinascimento, segnato dalla comittenza degli Sforza, per cui lavora Leonardo da Vinci, la cui presenza in città lascerà un'influenza determinante su tutta la pittura lombarda del Cinquecento. Altro caso analizzato sarà quello del cardinale Federico Borromeo, la cui passione collezionistica, che sfociò nella fondazione della Pinacoteca Ambrosiana, diffuse l'interesse verso i generi del paesaggio e della natura morta e verso l'opera dei fiamminghi e di Caravaggio.

 

I decenni a cavallo tra Seicento e Settecento vedono Milano aggiornarsi sulla pittura veneziana grazie all'arrivo in città di Sebastiano Ricci e Giambattista Tiepolo, quest'ultimo autore di magnifici affreschi in Palazzo Dugnani, Palazzo Clerici e nella Basilica di Sant'Ambrogio. Il passaggio dal Rococò al Neoclassismo vede Milano un suo epicentro grazie all'attività milanese di Giuseppe Piermarini, professore di architettura all'Accademia di Brera e progettista del Teatro alla Scala, così come l'affermazione del Romanticismo si lega all'attività di un veneziano trapiantato a Milano, Francesco Hayez, i cui capolavori ancora oggi si ammirano alla Pinacoteca di Brera.

 

Milano è di nuovo protagonista tra fine Ottocento e inizio Novecento quando attorno alla galleria di Vittorio Grubicy si raccolgono gli esponenti del Divisionismo, da Segantini e Previati, e pochi anni dopo si afferma l'avanguardia del Futurismo con Boccioni e Carrà. Dopo la guerra Milano mantiene la sua centralità grazie a due grandi galleristi, Margherita Sarfatti e Lino Pesaro, che promuovono l'arte di scultori come Wildt e Martini e di pittori del calibro di Casorati, De Chirico e Morandi. Anche nel secondo dopoguerra Milano rimane centro di sperimentazione; qui risiede Lucio Fontana, uno degli artisti più rivoluzionari del Novecento.

 

La visita guidata alla mostra "Il genio di Milano. Crocevia delle arti dal Medioevo al Novecento" offre un affascinante e imperdibile viaggio attraverso la storia dell'arte italiana che esalta la centralità di Milano quale laboratorio di sperimentazione di nuovi linguaggi artistici.

 

N. B. In occasione della prima domenica del mese a ingresso gratuito, il costo della visita sarà di 14 euro per tutte le categorie.

 

N.B. Le immagini hanno solo scopo illustrativo. Appena possibile, verranno inserite le immagini delle opere presenti in mostra.