GLI ANTICHI MESTIERI DI MILANO


 

La visita guidata dedicata agli antichi mestieri di Milano è un viaggio nella Milano scomparsa, durante il quale da una parte conosceremo la città che non c'è più e dall'altra scopriremo uomini, donne e fanciulli che qui impegnavano la propria vita facendo i lavori più strani e disparati.

 

La città di Milano porta ancora le tracce degli antichi quartieri dei Furmagiatt, degli Scigulatt del Quartiere Sarpi, degli Armorari, degli Spadari (dove celebri erano le armature da parata della famiglia Missaglia, alcune delle quali oggi custodite al Museo Poldi Pezzoli) e di tanti altri che gravitavano attorno ai due grandi centri di Piazza Mercanti e del Verziere, ma spesso non conosciamo la vera storia di questi luoghi e men che meno le vicende di chi questi luoghi li animava, li rendeva unici e speciali.

 

Andremo allora sulle tracce degli antichi mestieri, che spesso compaiono in quelle vedute settecentesche e ottocentesche oggi conservate nei Musei di Milano, ma la cui memoria ancora riecheggia tra le strade e le piazze della città: ecco allora comparire il brumista che guidava carrozze nere ed eleganti, ecco comparire lungo l'antica corsia dei Servi un polentatt e poi ancora gli spazzacamini e le lavandaie dei Navigli, chine sui loro "brellin", venditori di scope, il ciaparatt, il ranee o il cadreghee del Duomo di Milano...

 

Tanti di loro, come il lampedeeci raccontano anche delle trasformazioni urbane, di quando Milano era illuminata a gas e il Rattin correva in Galleria, prima dell'avvento della luce elettrica, o i conciatori di pelle che con i loro rifiuti tossici inquinavano la Vetra e se stessi prima dell'esistenza delle leggi a tutela dei lavoratori, oppure el giasee che portava grandi blocchi di ghiaccio per la città prima dell'avvento dei frigoriferi che fecero la loro comparsa innanzitutto nei grandi caffè di Milano, alla Campari e alla Motta in Galleria Vittorio Emanuele II di Milano. Alcuni mestieri hanno lasciato tracce davanti alle quali spesso si passa distrattamente, come la Madonna dei Tencitt (i carbonai) di Via Laghetto, altri hanno trovato addirittura una celebrazione letteraria e figurativa, come la Ninetta del Verziere di Carlo Porta, il prestinee del Forno delle Grucce, celebrato da Manzoni nei Promessi Sposi, le lavoratrici dei bozzoli dei bachi da seta, celebrate nei dipinti di Migliara, Ronzoni e Giovanni Segantini oggi conservati alle Gallerie d'Italia o ancora la piscinina dei dipinti di Angelo Inganni al Museo del Teatro alla Scala.

 

Tante vite, tanti mestieri, tante strade che si intrecciano in questa visita guidata dedicata agli antichi mestieri di Milano e che permettono, ad distanza di due secoli, di ricostruire tutto un universo umano e urbano, che non mancherà di stupire ed affascinare, permettendoci di conoscere la nostra Milano da una prospettiva un po' insolita e sicuramente inedita.