Galleria Campari


 

Il legame della famiglia Campari con Milano risale all'inizio degli anni Sessanta dell'Ottocento, quando Gaspare Campari si trasferisce dalla provincia di Novara per promuovere un liquore di sua invenzione a base di erbe, piante aromatiche, frutta, alcol e acqua, riuscendo ad ottenere la licenza per aprire un proprio locale nella neonata Galleria Vittorio Emanuele II, chiamato Caffè Campari, più tardi affiancato dal Camparino.

 

La fortuna del locale e del prodotto è immediata, anche grazie a campagne pubblicitarie di successo che avviano un solido rapporto tra la marca e il mondo dell'arte che segnerà tutta la storia di Campari. Tra le più note collaborazioni si possono contare quelle con Cesare Tallone, autore del primo calendario di carattere pubblicitario, con Marcello Dudovich, inventore del poster raffigurante due amanti su uno sfondo rosso, precursore del concetto di "red passion" ancora oggi legato alla comunicazione del brand, con il futurista Fortunato Depero, inventore della bottiglia monodose del Campari Soda, e molte altre ancora.

 

Aperta al pubblico nel 2010, in occasione dei 150 anni di vita nell'azienda, negli spazi dello storico sito produttivo di Sesto San Giovanni realizzato da Davide Campari nel 1904, la Galleria Campari racconta il rapporto tra il marchio Campari e la sua comunicazione attraverso l'arte e il design. Affiches originali della Belle Epoque e manifesti pubblicitari dagli anni Trenta agli anni Settanta, firmati da importanti artisti come Dudovich, Cappiello, Depero, Crepax e Nespolo, si accompagnano a caroselli e spot di noti registi come Federico Fellini e ad oggetti firmati da affermati designer come Matteo Thun, Dodo Arslan, Markus Benesch e Matteo Ragni.

 

I materiali originali si integrano a quelli multimediali per raccontare la storia di una delle più importanti aziende milanesi e la sua capacità di rivoluzionare il mondo della pubblicità e della comunicazione, in uno dei più riusciti esempi di collaborazione creativa tra arte e industria.

 

La visita sarà condotta dal personale interno della Galleria Campari.