La visita guidata dal titolo "Il Duomo al tempo di Carlo Borromeo" è un'imperdibile occasione di approfondimento su una delle fasi di costruzione più significative della cattedrale milanese e al contempo su una delle figure più importanti della storia della Chiesa.
Arcivesco di Milano dal 1565 al 1584, durante il proprio episcopato Carlo Borromeo impresse una svolta fondamentale ai lavori del Duomo, preoccupandosi in particolar modo di farvi applicare le indicazioni liturgiche emerse durante il Concilio di Trento e da lui raccolte nei due libri delle Instructiones fabricae et supellectilis ecclesiasticae (Istruzioni intorno alla Fabbrica ed alla suppellettile ecclesiastica) del 1577.
Tra i primi interventi promossi da Carlo Borromeo ci fu la rimozione dei monumenti funebri ducali, cui fecero seguito gli interventi diretti dall'architetto Pellegrino Tebaldi, tra cui la progettazione di nuovi altari e dei pulpiti e, soprattutto, il riallestimento del presbiterio conclusosi con la realizzazione del ciborio sotto il quale tutt'oggi si conserva il tabernacolo donato da papa Pio IV, al secolo Giovanni Angelo Medici di Marignano, zio dello stesso Borromeo.
Le vicende umane e religiose di Carlo Borromeo, canonizzato nel 1610, furono illustrate in due serie di dipinti, i cosiddetti Quadroni, commissionate dalla Fabbrica del Duomo, rispettivamente tra il 1602 e il 1604 e tra il 1609 e il 1610, ai più importanti artisti della Controriforma, tra cui Giovan Battista Crespi detto il Cerano e Giulio Cesare Procaccini. Le due serie raffiguranti, la prima, I fatti della vita di San Carlo, la seconda I miracoli di San Carlo, vengono oggi eccezionalmente esposte dalla festività di San Carlo, il 4 novembre, fino al giorno dell'Epifania. Saranno questi sorprendenti quadri ad accompagnarci nel racconto della vita del santo.
La visita guidata all'interno del Duomo si concluderà con la visita allo Scurolo, la seicentesca cappella progettata da Francesco Maria Richini dove, all'interno di un'urna di argento cesellato e cristallo di rocca, donata da Filippo IV di Spagna, si conserva il corpo di San Carlo.
N.B.: Essendo state recentemente incrementate le misure di sicurezza per l'accesso al Duomo, avvisiamo i nostri clienti che potrebbero verificarsi file all'ingresso, indipendentemente dalla nostra volontà e organizzazione.
Segnaliamo che in cattedrale non è possibile introdurre i seguenti oggetti:
- articoli da taglio
- caschi
- bastoni (c.d. stick) allungabili per fotografie
- palloncini
- accendini
- bottiglie di vetro
- deodoranti spray
- casse per la musica
- bottiglie e lattine di Coca Cola
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