La mostra "Iperrealismo" al Mudec di Milano, è una riflessione, in bilico tra arte e filosofia, sul significato dell'essenza del visibile, attraverso le opere degli artisti più rappresentativi di questa curiosa corrente artistica.
L'ossessione per il vero, la riproduzione quasi maniacale della realtà e l'attenzione ai dettagli più infinitesimali donano all'arte iperrealista un impatto quasi surreale, in cui l'osservatore è automaticamente portato ad interrogarsi sull'efficacia della mimesis e sulla veridicità dell'illusione, in una rappresentatività che supera il Realismo storico e travalica il senso del vero.
Nato negli anni '60 da un'esasperazione della Pop Art, l'Iperrealismo ebbe largo seguito negli Stati Uniti e in Europa, dove artisti come Richard Estes e Paul Cadden o Duane Hanson, prendono le mosse dal fotorealismo, ma includono nella loro rappresentazione meticolosa elementi aggiuntivi che superano il reale, creando un "oltre" che conferisce un senso quasi metafisico al mondo di tutti i giorni.
La mostra Iperrealismo a Milano pone poi particolare accento sulla rappresentazione del corpo umano, ponendo il visitatore a un vero tu per tu con se stesso e con la propria immagine, in cui si rispecchia e ci si scopre più veri del vero...
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