Noto per essere colui che per primo intuì il talento di Caravaggio, discutendo una tesi di laurea sull'opera del grande maestro lombardo, di cui divenne lo "scopritore ufficiale", Roberto Longhi nel corso della propria vita ha gettato nuova luce sulla conoscenza della storia dell'arte italiana, scoprendo, rivalutando e valorizzando l'opera pittorica di innumerevoli pittori, tra cui Giorgio Morandi, condivisa col grande pubblico attraverso le pubblicazioni avvenute sulla rivista Paragone, da lui fondata insieme alla moglie e scrittrice Anna Banti, celebre per aver romanzato e valorizzato la vita della pittrice Artemisia Gentileschi.
Come professore di Storia dell'arte, ebbe tra i suoi allievi anche Pier Paolo Pasolini, al quale trasmise un nuovo senso estetico che si renderà palese nella sua successiva produzione cinematografica, mentre come collezionista raccolse una nutrita e pregevole collezione di capolavori che, dopo la sua morte confluirono nella Fondazione Longhi di Firenze, museo prestatore delle opere esposte alla mostra di Milano.
La mostra "Da Caravaggio a Morandi" a Milano, compie dunque un excursus curioso dove tra importanti capolavori, come Il ragazzo morso dal ramarro di Caravaggio, si avrà modo di ripercorrere la nascita della moderna storia dell'arte italiana, ma anche comprendere l'evoluzione dell'estetica e della critica d'arte che hanno spesso comportato la celebrità dei grandi artisti o, viceversa, l'oblio di altri.