La mostra di Caravaggio a Palazzo Reale a Milano intende far luce su una delle personalità più complesse e originali della storia dell'arte: un artista dal carattere sfuggente e rude, che seppe imprimere nelle proprie opere la crudezza e insieme la grazia, inaugurando uno stile personale originalissimo e fortemente provocatorio.
La mostra presenta al pubblico 18 capolavori di Caravaggio, messi in relazione con i relativi documenti d'archivio e con le relative indagini scientifiche che negli ultimi anni hanno gettato nuova luce sulla biografia e sui procedimenti tecnici utilizzati dal grande artista lombardo. Stratigrafie, riflettografie e radiografie vengono esposte attraverso le più moderne tecniche multimediali e consentono allo spettatore di venire a conoscenza delle novità e delle recenti curiosità emerse attorno alla figura di Caravaggio, andando a rivedere e talvolta a risolvere quei vuoti biografici che ancora alimentano di mistero la movimentata carriera dell'artista, dai suoi anni lombardi, passando per il soggiorno romano e napoletano fino a Malta e alla Sicilia, in un'epopea durata soltanto 14 anni ma destinata a capovolgere le sorti della pittura dell'intera Europa.
Tra crimini e commissioni, tra glorie e fughe, la vita privata di Caravaggio si interseca inevitabilmente con la sua carriera artistica, determinandone gli spostamenti e quindi le influenze, in un turbinio di evoluzioni e geniali innovazioni che in mostra a Milano vengono ben illustrati da capolavori assoluti come il Ragazzo morso da un ramarro, la Buona ventura o il Riposo durante la fuga in Egitto, in cui Caravaggio elabora uno stile personale e rivoluzionario che fin da subito suscitò un interesse nel mondo artistico tale da far accorrere a Roma artisti da tutta Europa..
La mostra di Caravaggio a Milano è la terza grande rassegna che la città dedica al suo illustre concittadino, un artista il cui fascino sempre sfuggente, sempre in bilico tra una vita inquieta e una produzione estremamente solida e consapevole, sa affascinare, stupire e forse un po' anche scandalizzare, anche a distanza di oltre 400 anni.