villa arconati a castellazzo di bollate


Situata nel Parco delle Groane, nella frazione di Castellazzo di Bollate, che prende il nome da una cascina fortificata di epoca medievale, Villa Arconati è uno dei più interessanti esempi di villa di delizia della Lombardia assieme a Villa Litta a Lainate e Villa Tittoni Traversi a Desio. Le vicende architettoniche della villa si legano alla famiglia Arconati, per due secoli proprietaria e anima del Castellazzo. Fu in particolare Galeazzo Arconati a dare lustro al sito all'inizio del Seicento, promuovendo modifiche architettoniche al preesistente edificio cinquecento e avviando un'attività di collezionista che portò presso la villa la statua di Tiberio, il Codice Atlantico di Leonardo Da Vinci (nel 1637 donato alla Biblioteca Ambrosiana e oggi esposto alla Pinacoteca Ambrosiana) e i diversi frammenti del Monumento di Gaston de Foix del Bambaia, oggi al Museo di Arte Antica del Castello Sforzesco.

 

Il progetto di riqualificazione avviato da Galeazzo Arconati, che prevedeva un'integrazione tra villa, giardino e paesaggio, fu proseguito dai suoi discendenti che entro la fine del Settecento fecero della residenza una delle più eleganti rappresentazioni del barocchetto lombardo. Passata, tra Otto e Novecento, prima ai Busca e poi a donna Beatrice Crivelli, Villa Arconati a Castellazzo di Bollate è oggi sede della Fondazione Augusto Rancilio, da diversi anni impegnata nei lavori di recupero e restauro della villa.

 

NOVITÀ 2021! Il nuovo percorso di visita, inaugurato nella primavera 2021 a seguito dei recenti restauri, si arricchisce della Sala del Museo, dove sono stati recuperati gli affreschi settecenteschi della volta e della Biblioteca Arconati, finalmente aperta al pubblico, dove si possono ammirare le bellissime librerie in noce e la decorazione a finte architetture del soffitto. L'itinerario di visita si svilupperà poi al piano nobile della villa, dove incontreremo il magnifico salone affrescato dai fratelli Galliari, chiamati al Castellazzo attorno al 1750 da Giuseppe Antonio Arconati. Completa il percorso la visita al Giardino della villa, dove natura, scultura, architettura si fondono in un suggestivo e incantevole incontro, tra siepi, fontane e giochi d'acqua che grazie ai restauri stanno riemergendo, rievocando gli antichi splendori della villa.