La visita guidata alla mostra di Van Gogh al Mudec di Milano consentirà di ammirare una ricca selezione di opere provenienti dal Kröller-Müller Museum di Otterlo, la seconda maggiore collezione di opere dell'artista olandese dopo il Van Gogh Museum di Amsterdam.
Grazie ai prestigiosi prestiti del museo olandese, la mostra illustra, tramite disegni e dipinti, l'intera carriera di Van Gogh, dagli esordi olandesi, che lo vedono rappresentare con vivido ed essenziale realismo la vita contadina, fino agli anni francesi, in cui i forti disturbi mentali si accompagnano ad una febbrile attività pittorica. Tema di approfondimento della mostra sarà l'influenza esercitata dall'arte giapponese sulla pittura di Van Gogh, il quale, durante il suo soggiorno ad Anversa nel 1885 e soprattutto con il trasferimento a Parigi del 1886, iniziò a collezionare stampe dei grandi artisti dell'Ukiyo-e come Hiroshige e di Utamaro. Le stampe giapponesi non solo fornirono a Van Gogh un repertorio di immagini di sapore orientale che egli seppe riproporre in maniera personale, ma gli offrirono anche, e soprattutto, la possibilità di entrare in contatto con alcuni principi estetici dell'arte orientale - quali la bidimensionalità, le campiture uniformi e gli spessi contorni neri - che avrebbero informato l'ultima sua produzione nonché l'attività di tanti artisti europei di fine Ottocento, dal gruppo dei Nabis a Gauguin.
Grazie al confronto diretto con stampe giapponesi originali, sarà così possibile approndire il fenomeno collezionistico e artistico del Giapponismo che
prese piede grazie alle Esposizioni universali e che ebbe in Van Gogh uno dei suoi più appassionati e sensibili protagonisti.
La mostra di Van Gogh al Mudec di Milano offre pertanto un'occasione per ammirare le opere dell'artista olandese sotto una nuova luce, quella che lo vede tra i più aggiornati e partecipi fautori dell'incontro artistico tra la cultura occidentale e quella orientale.