La mostra "Milano: storia di una rinascita" a Palazzo Morando mette in scena 10 anni cruciali della storia della nostra città: dai bombardamenti del 1943, che inflissero gravissime perdite ed enormi distruzioni, fino alla ricostruzione urbanistica e morale di Milano avvenuta negli anni Cinquanta.
Ritenuta un importantissimo obiettivo strategico in quanto prima città industriale d'Italia, Milano durante la Seconda Guerra Mondiale finì ben presto nel mirino dei bombardamenti: la città ne uscì gravemente ferita, nell'animo e nell'urbanistica. In particolare, nel 1943 si assistette al bombardamento di edifici civili, nel tentativo di spingere la popolazione a chiedere al Governo un armistizio, per poi concentrarsi nel 1944 sul bombardamento delle industrie impegnate nello sforzo bellico, come la Breda, la Pirelli, la Falck, l'Alfa Romeo e la Magneti Marelli.
Si contarono migliaia di morti, centinaia di migliaia di senzatetto e di sfollati, alcuni tra i più importanti edifici storici della città vennero pesantemente danneggiati, tra i quali si annoverano le chiese di Santa Maria delle Grazie, San Fedele, Santa Maria del Carmine, San Lorenzo, San Giorgio al Palazzo. Altre gravissime perdite si ebbero al Duomo, a Palazzo Reale, alla Pinacoteca Ambrosiana, alla Permanente, alla Galleria d'Arte Moderna, al Conservatorio, al Museo di Storia Naturale, al Castello Sforzesco, al palazzo Sormani, alla Ca' Granda, alla Galleria Vittorio Emanuele e al Cimitero Monumentale.
La mostra "Storia di una rinascita" a Milano, attraverso fotografie d'epoca, oggetti bellici, testimonianze e reperti illustra la caduta e la rinascita della città, dai bombardamenti agli sfollamenti e poi la lenta ma orgogliosa ricostruzione della città che vide, già nel 1946, la riapertura del Teatro alla Scala, con un concerto diretto da Arturo Toscanini e l'esposizione della Guernica di Picasso nella Sala delle Cariatidi di Palazzo Reale, destinata a diventare l'emblema dell'orrore della guerra.