Mostra Corrispondenze: "de chirico incontra boccioni" a milano

 


La mostra "De Chirico incontra Boccioni" presso le Gallerie d'Italia di piazza della Scala a Milano inaugura la nuova rassegna Corrispondenze con la quale Intesa Sanpaolo intende far dialogare i capolavori delle proprie collezioni con opere provenienti da prestigiose collezioni nazionali e internazionali. Il primo appuntamento presso la sede milanese vede dialogare Officine a Porta Romana di Umberto Boccioni con due dipinti della serie delle Piazze d’Italia di Giorgio De Chirico, provenienti dal Mart di Rovereto. La Milano di Boccioni è una città in piena espansione industriale ed edilizia, una città la cui vitalità è resa attraverso una tavolozza dai colori accesi e dalla pennellata di memoria divisionista. Si tratta di un luogo reale, trattandosi dello scenario che Boccioni poteva osservare dal suo studio di via Adige.

 

Le città delle Piazze d'Italia, serie avviata da De Chirico nel 1909 e portata avanti nei decenni successivi, rappresentano al contrario degli spazi ideali, caratterizzati da un senso di immobilità e silenzio, dove ai cantieri e alle officine di Boccioni si sostituiscono edifici di memoria classica e rinascimentale. Dal confronto emerge una diversa concezione dello spazio urbano, che risente, in ciascuno dei due artisti, dell'esperienza artistica che li vide protagonisti: da un lato il Futurismo, volto a celebrare la modernità nei suoi molteplici aspetti, dall'altro la Metafisica, traduzione della crisi d’identità, delle inquietudini e dello spaesamento dell’uomo moderno.

 

Il confronto tra Boccioni e De Chirico stimola una riflessione sul rapporto tra l'individuo e lo spazio urbano, che nel percorso di visita sarà approfondita con una panoramica sul tema della veduta della città tra Otto e Novecento, attraverso una selezione di opere di Carlo Canella, Luigi Bisi, Mosè Bianchi, Giovanni Segantini, fino ad arrivare a Lucio Fontana.

 

La mostra Corrispondenze: "De Chirico incontra Boccioni" alle Gallerie d'Italia di Milano propone un imperdibile approfondimento sulle pagine più importanti della storia dell'arte italiana del Novecento e ci invita a riflettere sul nostro rapporto con lo spazio cittadino e sulle trasformazioni delle città italiana, Milano in particolare, dall'Ottocento fino ai nostri giorni.