Visita guidata alla mostra "Mosè Bianchi. La Milano scomparsa"


La mostra su Mosè Bianchi a Milano racconta, attraverso una preziosa selezione di opere provenienti da collezioni private, l'amore del pittore monzese per la città di Milano, in cui egli visse e studiò, divenendo un appassionato cantore della città, dai suoi mutamenti storici risorgimentali, a quelli più intimi e sentimentali, come si nota dai dipinti dedicati agli antichi scorci di Milano, immortalati prima che la modernità li fagocitasse.

 

Formatosi nell'ambiente culturale della scapigliatura milanese, Mosè Bianchi riuscì ben presto a sviluppare un linguaggio stilistico originale e innovativo, in ci la velocità sicura del tratto pittorico si fa portavoce di scene quotidiane di grande tranquillità e nostalgia, in cui il racconto della Milano di un tempo fa da sfondo alla rappresentazione delle "vite degli umili", spesso realizzate col supporto delle nuove tecniche fotografiche.

 

Influenzato dal vedutismo veneto, dai mutamenti urbani di Milano e infine dal fascino delle montagne lombarde che negli stessi anni aveva stregato anche Giovanni Segantini, Mosè Bianchi restituisce nella propria pittura una straordinaria varietà di panorami, in cui luci e colori delineano atmosfere, sogni, ricordi ed emozioni che ancora oggi hanno il potere di commuovere.

 

La mostra di Mosè Bianchi alla GamManzoni a Milano è infatti un viaggio indietro nel tempo, in una Milano incorrotta e silenziosa, in cui i riflessi dell'acqua dei Navigli colorano di nostalgia e di sentimento le vite degli antichi abitanti.