La visita guidata "Progetti e utopie per la Milano Rinascimentale" è un itinerario che ci permetterà di ripercorrere gli studi e gli interventi che due grandi protagonisti del Rinascimento, Filarete e Leonardo, realizzarono per la città di Milano, visitando i luoghi che ispirarono le loro idee visionarie, che se da una parte si rivelarono estremamente originali, dall'altro si inserivano in quel solco, tipicamente rinascimentale, di ricerca della perfezione assoluta e del buon vivere urbano.

 

Attivo a Milano dal 1451, Antonio Averlino detto il Filarete legò il suo nome alla città grazie alla realizzazione della monumentale torre del Castello Sforzesco e della Ca' Granda, l'ospedale voluto da Francesco Sforza. Il progetto dell'ospedale risultò fin da subito estremamente moderno e avveniristico; la disposizione dei cortili seguiva un criterio di bellezza armonica ma al contempo assolveva ai compiti prettamente funzionali e logistici del grande ospedale milanese, che divenne  in breve tempo l'ospedale più moderno e copiato d'Europa. Trattando dell'operato del Filarete a Milano avremo modo di approfondire uno dei testi più noti del Rinascimento italiano, il Trattato di architettura, l'opera nella quale l'architetto delinea la città ideale di Sforzinda, la "Milano perfetta", dove principi teorici talvolta utopistici e sognanti si accompagnano a soluzioni estremamente concrete che a Milano vennero messe in pratica, quale lo scarico delle acque reflue.

 

La medesima dialettica tra principi teorici e soluzioni pratiche anima i progetti di Leonardo, impegnato durante il soggiorno milanese a elaborare idee per migliorare la struttura urbanistica e architettonica della città. Ne sono testimonianza i suoi studi sulle fortificazioni, l'attenzione per le opere idrauliche, in particolar modo per le conche dei Navigli, o il progetto di riqualificazione della città su due livelli. Ripercorreremo gli studi leonardeschi in una passeggiata attraverso un volto poco noto della città, dove tra le vie del centro e i grandi monumenti, un occhio attento può scorgere ancora modelli e derivazioni dell'idealità urbana del grande genio toscano. 

 

Prendendo le mosse da via Laghetto, un tempo punto di approdo delle barche che trasportavano il marmo di Candoglia a uso della Fabbrica del Duomo di Milano e giungendo fino alla Conca dell'Incoronata, visiteremo il centro città per attraversare i luoghi e ammirare gli edifici che ispirarono i progetti architettonici e urbanistici di Filarete e Leonardo, i cui studi avviarono quella visione di Milano che la rese una corte "grande tra le grandi d'Europa" e che ancora oggi ne delinea la modernità, come ben evidenziano i moderni interventi di riqualificazione urbana, da Garibaldi a City Life, dal Portello al Quartiere Maciachini, volti a rendere sempre più Milano una città virtuosa e d'avanguardia.