La visita guidata alla mostra di Enzo Mari alla Triennale di Milano ci permetterà di ripercorrere l'intensa e poliedrica attività di uno dei protagonisti assoluti del design in Italia, attraverso un'esposizione ricca di materiali e spunti di approfondimento.
Allestita presso la sede del Museo del design, la mostra racconta gli oltre sessant'anni di carriera del designer recentemente scomparso, spaziando tra i suoi numerosi ambiti di attività - arte, design, architettura, didattica e filosofia - attraverso la presentazione di progetti, disegni e modelli e diversi materiali esposti per la prima volta al pubblico. Organizzata in quattro sezioni, la mostra si apre con una retrospettiva storica in cui sono presentati circa 250 opere ideate da Enzo Mari, tra lavori di grafica, come la serigrafia della Mela della Serie della Natura, e design come il vassoio Putrella per Danese.
Gli ambiti di ricerca di Enzo Mari, dal tema della produzione in serie a quello dell'ambiguità percettiva, sono approfonditi nella sezione dedicata ai materiali di archivio, suggestivamente esposti su tavoli costruiti rispettando le regole di Proposta per un'autoproduzione, uno dei progetti più noti di Enzo Mari. Completano l'esposizione la sezione dedicata alla riproposizione dell'allestimento concepito nel 2011 per la mostra Vodun, African Voodoon alla Fondazione Cartier di Parigi e gli interventi di artisti e progettisti di tutto il mondo che hanno voluto omaggiare il grande design italiano. Tra questi spicca l'opera di Nanda Vigo, che, prima della sua recente scomparsa, ha ideato appositamente per la mostra della Triennale un'installazione al neon in cui ricostruisce attraverso la luce i famosi puzzle componibili dei 16 animali e 16 pesci ideati da Enzo Mari per Danese.
La visita guidata alla mostra di Enzo Mari a Milano, allestita presso la Triennale di Milano è un viaggio di scoperta nella mente e nella produzione di uno dei più geniali progettisti italiani. un percorso curioso, stimolante e divertente nell'opera di un teorico e tecnico che ha saputo precorrere i tempi, come rivela il suo impegno nel design dell'infanzia.