La visita guidata "La Milano Risorgimentale" è un viaggio nel tempo che ci porterà ad attraversare i luoghi milanesi legati agli eventi che furono all'origine dello Stato italiano. Sebbene la città simbolo del Risorgimento sia per eccellenza Torino, anche Milano ha avuto un ruolo importantissimo nel processo di unificazione nazionale, di cui sono ancora visibili le tracce, soprattutto per quanto riguarda le famose Cinque Giornate (18–22 marzo 1848).
Oltre ai cimeli storici e alle opere d'arte conservate presso il Museo del Risorgimento, Milano conserva numerose tracce e testimonianze dei fatti storici risalenti agli anni delle guerre di indipendenza. Passeggiando, infatti, per il centro storico, si incontrano targhe che ricordano eventi e soprattutto personaggi, troppo spesso trascurati e dimenticati, come Luigi Porro Lambertenghi o Federico Confalonieri. Durante l’itinerario avremo modo di scoprire come anche le donne abbiano avuto un ruolo fondamentale nel propugnare ideali di libertà: alcune sono più note, come Clara Maffei e Cristina Trivulzio di Belgiojoso, altre pressoché sconosciute, come Metilde Viscontini Dembowski, ricordata per le attenzioni amorose, da lei non corrisposte, di Foscolo prima e di Stendhal poi.
Continuando il percorso noteremo come molti dei luoghi “nevralgici” delle Cinque Giornate si trovino in quello che oggi è definito il Quadrilatero della moda; in quelle vie ad esempio hanno vissuto Carlo Cattaneo, il celebre politico, filosofo e scrittore sepolto nel Famedio del Cimitero Monumentale e il di lui amico Luciano Manara; al Seminario arcivescovile studiava Antonio Stoppani, inventore dei famosi palloncini aerostatici che hanno avvisato la popolazione fuori le mura che Milano era in rivolta contro gli Austriaci.
Muovendo da Piazza Belgioioso, su cui affaccia Casa Manzoni, per giungere in conclusione in Piazza Beccaria, la visita guidata alla Milano risorgimentale ci guiderà tra le vie del centro facendoci scoprire luoghi e personaggi protagonisti degli albori della storia nazionale. Osserveremo con maggiore attenzione le facciate dei palazzi che di solito guardiamo distrattamente per così scoprire che in corso Venezia si vedono addirittura i segni lasciate dalle cannonate nel marzo 1848!