BUSTO ARSIZIO


 

La visita guidata a Busto Arsizio sarà un percorso coinvolgente e appassionante alla scoperta di una città ricca di storia.

Busto Arsizio, infatti, già nel Medioevo era conosciuta per la concia delle pelli, mentre nel Cinquecento divenne famosa per la lavorazione dei fustagni per poi diventare nell’Ottocento un vero e proprio "luogo delle stoffe", con numerose tessiture e filature di cotone.

 

Il nostro percorso nel centro storico inizierà da uno dei monumenti principali, la chiesa di San Michele Arcangelo, sorta su una preesistente fortificazione longobarda e caratterizzata da una facciata barocca con un campanile, in pietra e ciottoli, che risale addirittura al IX o al X secolo.

 

Proseguiremo poi con la visita al Museo del Tessile e della Tradizione industriale, che ha sede nello stabilimento che ospitava il reparto di filatura del Cotonificio Carlo Ottolini, uno tra i primi insediamenti di tipo produttivo sorti a Busto Arsizio. La struttura, che è un importante esempio di archeologia industriale, in stile neogotico, ha le forme di un castello con mattoni a vista e fu progettato dell'architetto Camillo Crespi Balbi. All’interno il percorso espositivo si estende su tre piani e conserva una collezione di antiche macchine e telai, oltre a sale dedicate a tutto il processo industriale, dalla filatura, alla tessitura, al finissaggio, fino all’evoluzione storica dei processi di tintura e stampa dei tessuti e alla nascita dei moderni filati artificiali e sintetici.

 

Attraverseremo poi il centro cittadino, dove si scorgono splendide ville di fine ‘800 e inizio ‘900, dimore dei grandi nuclei familiari di imprenditori e signori i cui nomi risuonano ancora nei modi di dire dialettali e locali. Attraverso l’antica piazza della pesa, ci dirigeremo verso la bramantesca Santa Maria di Piazza, la cui copia fu voluta a Crespi d’Adda da Cristoforo Benigno Crespi, nativo di Busto Arsizio, per giungere, infine,  al cuore della città “dove in ogni casa batte un telaio”.

 

La visita guidata a Busto Arsizio sarà quindi un’imperdibile occasione per ricostruire la significativa storia di questa città, diventata "grande" soprattutto grazie alla nascita e alla crescita del settore tessile, tappa fondamentale dell’industrializzazione italiana del secondo ‘800.