natura e paesaggi alla PINACOTECA AMBROSIANA: da leonardo al novecento


 

TUTTE LE VISITE GUIDATE ALLA PINACOTECA AMBROSIANA PROPOSTE DA MILANOGUIDA HANNO RICEVUTO LA CERTIFICAZIONE UFFICIALE DI QUALITÀ DELLA VENERANDA BIBLIOTECA AMBROSIANA


 

All’interno del nucleo originario della Pinacoteca Ambrosiana, costituito dalla raccolta che Federico Borromeo donò nel 1618, uno spazio di riguardo hanno per quantità e qualità i dipinti di soggetto naturalistico, suddivisi principalmente tra paesaggi e nature morte. A partire dalla rivoluzione di Leonardo con l’introduzione della “prospettiva aerea”, perpetrata poi dai Leonardeschi di cui l’Ambrosiana custodisce un importante nucleo di opere, approfondiremo il tema della rappresentazione del vero della Natura sia in qualità di sfondo ad opere di altro soggetto, sia come genere autonomo.

 

Spiccano in particolare le opere degli artisti fiamminghi Jan Brueghel e Paul Bril, conosciuti e frequentati dal cardinale durante i suoi soggiorni romani, e la Canestra di frutta di Caravaggio di cui invano Federico Borromeo cercò un contrappunto che potesse reggere il confronto. Apprezzati dal cardinale per la cura lenticolare dei dettagli e descritte nel suo celebre “Musaeum”, spesso applicata in dimensioni fortemente ridotte, e da lui considerati allegoria della potenza creatrice di Dio, le nature morte e i paesaggi fiamminghi connotano ancora oggi le collezioni della Pinacoteca Ambrosiana, che nel tempo ha acquisito altre opere di tale soggetto.

 

La visita guidata accompagna il visitatore in un excursus sulla pittura di soggetto naturalistico a partire dagli sfondi “aerei” di Marco d’Oggiono e dagli originali e spigolosi paesaggi di Bramantino, per giungere al capolavoro di Caravaggio e ai dipinti fiamminghi del Seicento, secolo in cui paesaggio e natura morta si affermano come generi pittorici autonomi, fino ad arrivare alle settecentesche scene bucoliche di Francesco Londonio, ai lavori ottocenteschi di Massimo D’Azeglio e Mosè Bianchi e alle prove divisioniste di Gaetano Previati.

 

Si vedrà dunque come la ricchissima collezione dell’Ambrosiana, mostri l’intera evoluzione nei secoli della pittura naturalistica, che progressivamente va perdendo le proprie valenze allegorico-simboliche per elevarsi a mezzo di rappresentazione della realtà e, più tardi, a campo di sperimentazione pittorico-scientifica.