Mostra "arte come rivelazione": dalla collezione di luigi e peppino agrati


 

La mostra "Arte come rivelazione. Dalla collezione di Luigi e Peppino Agrati" alle Gallerie d'Italia di piazza della Scala presenta al pubblico per la prima volta una ricca selezione di 74 opere proveniente dalla raccolta dei due industriali lombardi, recentemente donata a Intesa Sanpaolo.

 

Avviata alla fine degli anni Sessanta, con scelte che anticiperanno i giudizi critici sull'arte del Novecento individuandone da subito le personalità chiave, la raccolta dei fratelli Agrati mette in dialogo gli esiti più interessanti dell'arte italiana ed europea dagli anni Cinquanta agli anni Ottanta, offrendo al contempo un'ampia panoramica sulle correnti dell'arte americana tra gli anni Sessanta e Settanta.

 

Le opere esposte alle Gallerie d'Italia di Milano documentano al contempo l'ampiezza degli interessi dei due collezionisti e la loro predilezione verso alcuni autori; un atteggiamento di grande avanguardia dovuto alla loro frequentazione dei più importanti spazi espositivi e di dibattito del panorama artistico internazionale e dei rapporti personali instaurati con i singoli artisti. La sezione dedicata all'arte italiana vede spiccare i due allievi di Adolfo WIldt, Fausto Melotti e Lucio Fontana, cui si affiancano Piero Manzoni ed Enrico Castellani e, a seguire, gli artisti protagonisti dell'Arte Povera.

 

L'arte americana viene raccontata nei suo succedersi di indirizzi dalla Pop Art di Andy Warhol, di cui si espone Triple Elvis, al graffitismo di Jean-Michel Basquiat, fino agli sviluppi dell'arte concettuale e minimale di Dan Flavin e Richard Serra. Un posto di riguardo nella collezione e nell'esposizione è ricoperto dall'artista americano di origine bulgara Christo, che nel 1970  rimuoveva il telo bianco con cui aveva impacchettato il Monumento a Vittorio Emanuele II di piazza del Duomo per coprire il Monumento a Leonardo di piazza della Scala. Spettatore di quell'evento, Peppino Agrati commissionò a Christo alcuni interventi per il giardino della propria villa in Brianza, rivelando così la grande capacità di "presa diretta" degli sviluppi dell'arte contemporanea.

 

La mostra "Arte come rivelazione. Dalla collezione di Luigi e Peppino Agrati" alle Gallerie d'Italia di piazza della Scala racconta un eccezionale episodio del collezionismo lombardo attraverso una prestigiosa selezione dei più importanti protagonisti dell'arte italiana e internazionale del Novecento.