Più di 100 opere in mostra a Palazzo Reale di Milano per celebrare Piero Manzoni, uno degli artisti più ironici e provocatori del Novecento, a 50 anni dalla sua morte.
Palazzo Reale, in collaborazione con lo Städel Museum di Francoforte, inaugura una grande mostra retrospettiva che farà luce sull’uomo e sull’artista, andando ad indagare tutte le fasi creative della produzione di Piero Manzoni.
Morto a soli 30 anni, Piero Manzoni, riuscì con il proprio linguaggio formale acuto e disincantato a segnare una tappa fondamentale nell’arte italiana del secolo scorso, in cui opere come “Merda d’Artista” le “Uova scultura", le “Sculture viventi” hanno modificato il modo di vedere e di intendere l’arte.
Partendo da esordi figurativi, Piero Manzoni giungerà presto ad uno stile canzonatorio e, grande amico di Lucio Fontana, approderà poi ad un’arte sempre più astratta e sintetica, quasi concettuale, come gli “Achrome” e la famosa “Base magica”.
Apparentemente semplici, le sue opere rivelano una complessa analisi della società a lui contemporanea, quella Milano degli anni ’50 e ’60 che stava per vivere il suo grande boom economico e nella quale stavano rapidamente cambiando le dinamiche commerciali. Piero Manzoni polemizza contro il nuovo mercato dell’arte, sempre più attento ai meccanismi economici e sempre meno attento all’oggetto artistico in sé, e crea opere in cui i significati vengono risemantizzati e ribaltati, resi ironici e taglienti, e in cui il soggetto ammicca - protestando - ad un'altra dimensione.
Le suggestioni di Duchamp, di Warhol, dell’arte concettuale e della Milano del tempo si mescolano in maniera intelligente ed inaspettata nella produzione di Piero Manzoni, diventato una vera e propria icona del suo tempo e dell'arte contemporanea italiana.
Altri utenti hanno visto anche: