La visita guidata a Pavia ci porterà a scoprire una città lombarda ricca di storia, fondata dai Romani col nome di Ticinum, assurta al grado di capitale del regno dei Longobardi e strettamente legata alle vicende del ducato di Milano all'epoca delle signorie dei Visconti e degli Sforza.
La giornata avrà inizio con la visita di San Pietro in ciel d’oro, chiesa fondata - secondo tradizione - dal re longobardo Liutprando per accogliere le spoglie di Sant'Agostino, ancora oggi conservate nella stupefacente Arca di Sant'Agostino, vertice della scultura gotica, realizzato da maestri comacini. Ci sposteremo poi nei cortili del Castello Visconteo, sorto per volontà di Galeazzo II, che decise di trasferirvi la propria corte, dove visiteremo i Musei civici di Pavia, le cui collezioni coprono un arco cronologico molto ampio ospitando pezzi di oreficeria longobarda e dipinti di artisti celebri come Gentile da Fabriano, Antonello da Messina, Giovanni Bellini, Vincenzo Foppa, Ambrogio Bergognone, Francesco Hayez, Federico Faruffini e Federico Zandomeneghi.
Nel pomeriggio ci dedicheremo alla visita del Duomo rinascimentale, costruito a partire dal 1488 per volontà del cardinale Ascanio Sforza, fratello di Ludovico il Moro, negli stessi anni promotore di importanti lavori all'Abbazia di Chiaravalle. La direzione del cantiere fu affidata agli architetti Cristoforo Rocchi e Giovanni Antonio Amadeo, attivi sotto la supervisione di Bramante. Il cantiere ebbe una lunga gestazione, parogonabile a quella del Duomo di Milano, tanto che la grandiosa cupola e la facciata vennero completate solo a fine Ottocento da Carlo Maciachini, già progettista del Cimitero Monumentale di Milano. Altra tappa pomeridiana saranno i cortili dell'Università, una tra le più antiche d'Italia assieme a quelle di Bologna e Padova.
Durante la nostra giornata dedicata a Pavia avremo inoltre modo di ammirare il Ponte coperto, altrimenti noto come Ponte Vecchio, ricostruzione novecentesca dell'antica struttura trecentesca caratterizzata da cinque arcate, due portali e una piccola edicola votiva, e il ben conservato Broletto del XII secolo. Non perderti quindi l'occasione per compiere un incredibile viaggio tra le vestigia medievali e rinascimentale di una città che ha mantenuto ancora intatto il suo fascino antico.