Visita guidata ai Giardini Pubblici di Milano


I Giardini Pubblici di Milano, intitolati nel 2002 al giornalista Indro Montanelli sono stati progettati alla fine del Settecento con lo scopo di creare il primo parco pubblico di Milano.

 

Nel XVIII secolo, l’appezzamento di terreno sul quale oggi sorgono i Giardini Pubblici, era di proprietà della famiglia Dugnani, che lo utilizzava come orto, irrigandolo con canali artificiali di cui ancora oggi rimane traccia nei laghetti successivamente riallestiti. Anche la dimora della famiglia Dugnani, oggi di proprietà comunale, sorge ancora all’interno dei Giardini e vanta meravigliosi affreschi realizzati da Giambattista Tiepolo.

 

Nei pressi dei giardini sorgevano anche due piccoli edifici religiosi già soppressi dagli Asburgo: il monastero delle Carcarine e la Basilica di San Dionigi, una delle quattro basiliche fondate da Sant’Ambrogio alla fine del IV secolo insieme alla Basilica di Sant’Ambrogio, alla Basilica di San Simpliciano e alla Basilica di San Nazaro. Sempre gli Asburgo incaricarono l’architetto Giuseppe Piermarini, che negli stessi anni stava lavorando al progetto del Teatro alla Scala, di trasformare questo terreno in un giardino alla francese liberamente fruibile dai cittadini milanesi.

 

Nell’Ottocento i Giardini vennero poi trasformati in un giardino all’inglese e vi sorsero una serie di monumenti commemorativi, oltre allo zoo (chiuso nel 1992) , una scuola materna e l’imponente Museo di Storia Naturale di Milano, il più grande museo italiano a carattere scientifico-naturalistico. Risistemati infine dall’architetto Emilio Alemagna, che già aveva curato l’aspetto del Parco Sempione, i Giardini Pubblici ospitarono anche il Planetario, voluto dall’editore Ulrico Hoepli nel 1930.

 

Oltre ad essere a pieno titolo un luogo storico e polmone verde della città, oggi i Giardini Pubblici possono vantare anche una discreta biodiversità che consente di effettuare al suo interno percorsi botanici.