Visita guidata alla Bicocca degli Arcimboldi


 

La Bicocca degli Arcimboldi è un piccolo angolo di storia di Milano racchiuso in un'atmosfera sospesa nel tempo. Costruita a fine Quattrocento come villino di campagna della famiglia degli Arcimboldi, prese il nome di "bicocca" in riferimento alla sua connotazione di piccola roccaforte in mezzo al verde suburbano di Milano ed è oggi uno dei rari esempi di architettura rurale quattrocentesca.

 

La Bicocca degli Arcimboldi ha una pianta rettangolare e si sviluppa su tre piani, con portico e lanterna; l'interno era interamente con splendidi affreschi, di cui ancor oggi si mantengono alcune importanti tracce. Considerati tra i migliori cicli di affreschi del XV secolo, gli affreschi della Bicocca degli Arcimboldi costituiscono un raro esempio di rappresentazione degli svaghi della classe agiata, con un'attenzione particolare agli svaghi delle donne, come ben si ammira nella Sala delle Dame, dove si conservano meravigliosi affreschi che ritraggono i passatempi femminili nella vita cortese, come le gioe della danza, della musica, del gioco degli scacchi, del cucito e della preparazione del letto.

 

Considerati tra i migliori cicli di affreschi del XV secolo, gli affreschi riflettono l'ideale di divertimento e lo stile di vita delle nobili famiglie milanesi nel periodo di Ludovico il Moro, in uno stile ricchissimo che intreccia suggestioni della pittura di Bonifacio Bembo, del Maestro dei Giochi Borromeo e di Masolino da Panicale.

 

Nel Novecento la Bicocca degli Arcimboldi passò alla proprietà della famiglia Pirelli e venne restaurata prima da Luca Beltrami, autore anche del rifacimento della torre centrale del Castello Sforzesco, e poi da Piero Portaluppi, architetto operante nella Casa degli Atellani e alla Villa Necchi Campiglio. I Pirelli destinarono la Bicocca degli Arcimboldi a funzione di Museo della Gomma e di asilo per i figli dei dipendenti della propria fabbrica, oltre che luogo di rappresentanza.