VISITA I TESORI DI BERGAMO E MOSTRA DI RAFFAELLO 

 


 

La visita guidata ai tesori di Bergamo è una gita di un giorno alla scoperta di una delle più belle città del Nord Italia. Dalle mura veneziane del Cinquecento, inserite nella lista dei siti Patrimonio dell'Umanità dell'Unesco nel 2017, alle tracce del passato romano inglobate fra i muri e le torri medievali che svettano, anche se meno numerose di un tempo, contro il cielo.

 

Visiteremo poi le chiese principali, partendo dalla Cattedrale di Bergamo dalla storia quasi millenaria per giungere alla romanica Santa Maria Maggiore che risplende nell'interno barocco, si fronteggiano insieme alla Cappella Colleoni, vero gioiello del Rinascimento lombardo, attorno all'antichissima piazza del Duomo.

 

Gettando lo sguardo attraverso il portico del Palazzo della Ragione, vedremo la più recente Piazza Vecchia, dal sapore elegante e rinascimentale, la Corsarola, che attraversa la città da Est a Ovest in un brulicare di negozi e turisti e ci conduce verso la funicolare, rapido collegamento che ci riporta alla modernità. Infine visiteremo la Rocca, ora piacevole parco pubblico ricco di verde, che offre la più bella vista sulla città, la pianura e i colli circostanti.

 

Durante la giornata avremo l'occasione di visitare la splendida Accademia Carrara, recentemente riallestita e riaperta al pubblico, la cui collezione vanta, tra gli altri, capolavori di Pisanello, Bellini, Botticelli, Mantegna, Raffaello, Canaletto, Boccioni, de Chirico e Kandinsky, per poi goderci un magnifico tramonto che terminerà la nostra giornata ricca di storia, arte e bellezza.

 

SPECIALE! Fino al 6 maggio 2018 la visita comprenderà anche la mostra "Raffaello e l'eco del mito" al Gamec, mostra che si sviluppa attorno al San Sebastiano dell'Accademia Carrara per raccontare la formazione dell'artista e la sua fortuna critica tra Otto e Novecento. In mostra alcuni capolavori di Raffaello, dipinti del padre Giovanni Santi, di Pinturicchio, di Perugino e degli artisti che tra Otto e Novecento testimoniarono il loro apprezzamento per uno dei più grandi maestri del Rinascimento italiano.