CONNESSIONI CULTURALI

lucio fontana

 

L'appuntamento delle Connessioni Culturali dedicato a Lucio Fontana proporrà un viaggio nell'arte di uno degli artisti più rivoluzionari del Novecento, portatore di una nuova concezione dell'arte, capace di superare la tradizionale divisione per tecniche e materiali a favore di una nuova dimensione concettuale e spaziale dell'opera.

 

Nato in Argentina, Fontana lavora inizialmente presso la bottega del padre scultore, per poi proseguire la sua formazione in Italia, dove a Milano ha modo di seguire di corsi di Adolfo Wildt presso l'Accademia di Brera. Gli anni Venti e Trenta, divisi tra l'Italia e l'Argentina, lo vedono interessarsi agli scultori vicini al Cubismo come Archypenko ed applicarsi alla ceramica, materiale cui resterà fedele per tutto il corso della sua carriera.

 

Gli anni della seconda guerra mondiale, trascorsi in Argentina, coincidono con la riflessione che porterà alla redazione del Manifesto blanco e del Manifesto dello spazialismo, nei quali elabora l'dea di un'arte in grado di travalicare le tradizionali forme della pittura e della scultura a favore di una nuova dimensione, capace di farsi interprete dello spirito nuovo dei tempi. Nascono così i Concetti spaziali, che Fontana elaborerà sotto forma di serie, dai primi Buchi fino ai più noti tagli, da lui denominati Attese, in cui lo storico e tradizionale supporto dell'arte, la tela, viene squarciato per aprire una nuova dimensione spaziale. Nel suo aggiornamento dell'arte ai tempi moderni, Fontana ricorre inoltre a materiale non artistici quali il neon, protagonista della struttura realizzata nel 1951 per la IX Triennale di Milano e oggi ricostruita all'interno del Museo del Novecento.

 

Durante la Connessione Culturale dedicata a Lucio Fontana ripercorreremo la rivoluzionaria carriera dell'artista muovendoci all''interno della sua poliedrica produzione, capace di comprendere i materiali più disparati, quali ceramica, bronzo, olio, vetro, legno, e di avere le più diverse destinazioni, oggi rispecchiate dalla varietà delle collocazioni delle sue opere; si pensi - solo per Milano - al Cimitero Monumentale, al Museo del Novecento, al Museo del Duomo, alla chiesa di San Fedele, all'Università degli Studi.

 

Al termine dell'incontro sarà possibile porre domande alla guida, scambiarsi idee e commenti, rendendo quest'esperienza virtuale un momento vivo e vivace di dibattito artistico.