Mostra "Il volto del '900" da Matisse a Bacon


La mostra di Palazzo Reale a Milano sul volto del Novecento, da Matisse a Bacon, ha lo straordinario pregio di mettere a confronto le opere dei maggiori artisti del '900, offrendo al visitatore una panoramica dell’evoluzione del genere del ritratto portata avanti dai grandi nomi dell'arte.

 

Non capita infatti certo tutti i giorni di poter ammirare in una sola mostra i capolavori di Picasso, di Matisse, di Modigliani, di Mirò, di Tamara de Lempicka, con volti dipinti che si affiancano e si confrontano, guardandosi in faccia l'un l'altra, come in un simposio di personaggi in rappresentanza di idee, culture e correnti tanto diverse quanto interessanti e curiose.

 

Il Novecento vede un’intensificazione dell’interesse nella rappresentazione delle espressioni umane, una sempre più accurata indagine dell’anima e dell’interiorità specchiata nei tratti somatici e di conseguenza registra importantissimi sviluppi artistici per la riproduzione dei volti.

 

La visita guidata farà luce sul modo in cui ciascun artista abbia elaborato un personale metodo per concepire la figura umana, dando origine ad un moltiplicarsi di soluzioni artistiche diverse ed originalissime che si dispiegano dalle indagini private di Bonnard, ai colorismi di Matisse, dalle intimità composte di Modigliani, agli smembramenti di Bacon.

 

Il volto del '900 non è solo espressione ma anche, in sintonia con ricerche contemporanee, diventa pretesto per indagare un luogo dove si incontrano le forme e le linee: il volto umano si trasforma dunque in un campo analitico di scomposizione e sintesi geometrica, come ben si nota nelle opere di Brancusi, di Mirò e di Léger, così come nelle sculture di Matisse e di Derain. E non mancano le ricerche di Picasso, di Max Ernst, di Giacometti, di Dubuffet e di Tamara de Lempicka, in bilico tra composizione e innovazione, tra tradizione e astrazione, sempre originalissimi, sempre sorprendenti.

 

Ritratti ed autoritratti, soli o in compagnia, i volti umani nel Novecento diventano il palco su cui si provano i maggiori artisti del tempo, che la mostra ha il pregio di presentare, uno dopo l’altro, in una sorta di grande spettacolo secolare, interpretato dai grandi nomi dell’arte, curiosamente messi in dialogo fra loro, per percepirne al meglio sinergie e differenze, in un coro di voci che raccontano la storia del rapporto dell’uomo con se stesso.