La nuova mostra della Galleria GamManzoni "I Macchiaioli. Capolavori da collezioni lombarde" illustra uno dei capitoli più importanti della storia dell'arte italiana dell'Ottocento. Trentacinque capolavori da collezioni private lombarde illustrano l'esperienza dei pittori che attorno alla metà dell'Ottocento si radunarono a Firenze da tutta Italia per elaborare una pittura capace di cogliere il vero e di superare ogni accademismo. La nuova pittura trovò la propria forma di espressione in una stesura a macchie di colore che valse ai suoi interpreti la denominazione derisoria di "macchiaioli", coniata in occasione dell'esposizione della Promotrice fiorentina del 1861.
La tecnica adottata dai Macchiaioli consentì il superamento del chiaroscuro accademico e favorì una registrazione istantanea della realtà che per effetti di luce e immediatezza anticipò le più tarde ricerche dell'Impressionismo, giungendo infine all'elaborazione di principi pittorici basati sul rapporto tra colori e sulla costruzione dei volumi attraverso contrasti di luci e ombre.
In mostra sarà possibile ammirare alcuni capolavori fondamentali della ricerca dei Macchiaioli, quali Educazione al lavoro e Due bambine che fanno le signore di Silvestro Lega, L’analfabeta di Odoardo Borrani, Silvestro Lega che dipinge sugli scogli di Giovanni Fattori e Settignano e La Via del Fuoco di Telemaco Signorini. Accanto ai più noti i capolavori sono presenti le opere di quegli artisti che fecero di Firenze e del Caffè Michelangelo un centro di ricerca artistica fondamentale per il rinnovamento dell'arte italiana.
Paesaggi assolati, tranquille scene della vita della borghesia fiorentina, scorci di località visitate dai Macchiaioli, come le famose immagini di Riomaggiore di Signorini scandiscono una imperdibile mostra dove luci e colori ci trasporteranno alle origini della pittura moderna italiana.