MOSTRA DI HELMUT NEWTON A MILANO 



 

La mostra di Helmut Newton a Palazzo Reale omaggia uno dei più celebri e controversi fotografi del Novecento, il cui lavoro continua ad essere fonte di ispirazione per i fotografi contemporanei, attraverso una raccolta di 300 fotografie che si accompagnano a riviste, documenti d'epoca e video.

 

Curata da Matthias Harder, direttore della Helmut Newton Foundation, la retrospettiva ripercorre l'intera produzione del grande fotografo, dagli esordi berlinesi fino alle Polaroid scattate negli anni novanta, illustrando i principali generi a cui Newton si è dedicato lunga la sua avvincente carriera: la moda, il nudo, il ritratto.

 

All'anagrafe Helmut Neustädter, il celebre fotografo tedesco nasce nel 1920 da una famiglia ebrea a Berlino, città nella quale si avvicina alla fotografia grazie alla collaborazione con Yva, pseudonimo di Elsie Neulander Simon. Costretto a lasciare a Germania a seguito dell'emanazione delle leggi razziali, si rifugia a Singapore dove viene però internato dalle autorità britanniche ed espulso in Australia. Negli anni successivi alla seconda guerra mondiale inizia a collaborare con la rivista Playboy per poi introdursi nel settore della moda, attività che lo porta a trasferirsi a Parigi nel 1961. I suoi scatti, segnati da un rivoluzionario erotismo, guadagnano le copertine di riviste come Vogue, Harper's Bazaar, Elle, GQ, Vanity Fair, Max e Marie Claire. Il legame con il mondo della moda si cementa più tardi con i lavori eseguiti per alte case di moda quali Chanel, Gianni Versace, Louis Vuitton e Dolce & Gabbana. La sua carriera sarà un susseguirsi di successi fino all'incidente mortale avvenuto nel 2004.

 

Attraverso una serie di scatti diventati iconici, la mostra ripercorre l'affermazione di Helmut Newton nell'ambito nella fotografia di moda, con particolare attenzione alla produzione parigina degli anni Settanta, in cui, grazie agli stimoli delle pellicole di Hitckcock e Truffaut e ai libri noir di Raymond Chandler, i suoi scatti assumono l'aspetto di vere e proprie messe in scena con evidenti richiami all'arte, alla letteratura e al cinema. L'arte, in particolare i dipinti di Goya della La Maja desnuda e La Maja vestida ispirano la serie Naked e Dressed, che segnano, assieme ai Big Nudes, l'interesse per il nudo, che trova manifestazione in scultorei nudi femminili dalla sessualità prorompente. Completano l'esposizione i ritratti di celebrità come Romy Schneider, Andy Warhol e David Hockney e la serie Pola Woman, recupero risalente agli anni Novanta della Polaroid.

 

Organizzata in occasione del centenario della nascita, la mostra di Helmut Newton giunge finalmente a Milano per raccontare la grande carriera di un fotografo che ha rivoluzionato la fotografia di moda e che ha proposto una nuova concezione del corpo umano, soprattutto femminile, non esente da critiche, che ancora oggi ci permette di riflettere e di discutere sull'uso del corpo nei mezzi di comunicazione.