IL QUARTIERE DELL'ORTICA


 

"Dòpo el pont che va giò a l'Ortiga, dove ona volta gh’era on quaj praa, coi sò pegor gh'era la Rita a faj pascolà" cantava Nanni Svampa nella sua celebre canzone La Rita de l'Ortiga, in cui dipinge la variegata umanità - il barista, il sagrestano, il postino, il rappresentante, la pastorella e il cervellee - di questo antico quartiere, che ancora oggi mantiene il suo fascino tra antico e moderno.

 

Nata come borgo agricolo nei pressi del fiume Lambro, l'Ortica, insieme ai comuni limitrofi di Cavriano e a Lambrate, venne catapultata in una nuova fase della sua storia quando con la costruzione della ferrovia nella seconda metà dell’Ottocento, che con un importante scalo e il deposito delle locomotive, relegò tutta la zona in una sorta di isolamento rispetto al centro città che ne ha determinato un'evoluzione peculiare.
D'altro canto, grazie alla presenza della ferrovia e del fiume, il quartiere ha nello stesso tempo cambiato la sua vocazione da agricola a fortemente industriale, portando gli operai del quartiere ad organizzarsi in maniera autonoma per far front alle necessità del quartiere, creando una serie di cooperative ricreative, sociali ed edificatrici. Ancora oggi, nonostante le fabbriche siano ormai chiuse, il senso di comunità degli abitanti dell’Ortica è ancora molto forte. A partire dal 2015 nasce il progetto ORME (Ortica Memoria): ricoprire i muri dei palazzi dell’Ortica con dei murales che raccontino la storia del quartiere e della città nel corso del Novecento. Il progetto di Street Art urbana partecipata e site specific è stato realizzato grazie alla collaborazione delle associazioni e no profit del quartiere con il collettivo di artisti OrticaNoodles e il patrocinio del Comune di Milano, rappresentando un unicum in città.

 

La visita guidata al Quartiere dell'Ortica permette non solo di scoprire le tracce del passato del borgo, dalla chiesa medievale di San Faustino e Giovita che sorge nei luogo da cui partiva la strada per Brescia (di cui i due santi sono patroni), fino alla sede dei Martinitt - oggi sede del campus universitario e del Teatro Martinitt - ma anche di compiere un viaggio lungo i secoli che arriva fino alle nuove ORME che ci raccontano le tappe principali del Secolo Breve.