Milano, via Lanzone, 53
A pochi passi da Sant’Ambrogio un portone affacciato su via Lanzone dischiude un luogo da pochi conosciuto in città: il convento delle suore Orsoline di San Carlo. Varcata la soglia il tempo pare essersi fermato: attorno a un bel chiostro si sviluppa il monastero che ospitò tra gli altri anche Francesco Petrarca; poco oltre fa capolino una piccola chiesa, dedicata a San Michele al Dosso. In pochi sanno che la chiesa custodisce un capolavoro di Francesco Melzi, allievo di Leonardo da Vinci, copia del celebre dipinto leonardesco raffigurante la Vergine delle Rocce, realizzato per l'allora poco distante chiesa di San Francesco Grande. Il dipinto del Melzi non è però l’unico tesoro di questo luogo nascosto che raccoglie altri interessanti oggetti dal valore artistico e storico.
Ritornati in via Lanzone, a qualche centinaio di metri, nel cuore della vecchia Milano, si può scorgere una chiesetta in mattoni nascosta tra le strade che si dipartono dal Carrobbio. E’ la chiesa di San Bernardino alle Monache, un piccolo gioiello di architettura quattrocentesca tardogotica, in origine annessa ad un importante complesso monastico. Il convento venne fondato nel XIII secolo dalla nobildonna Floriana Crivelli che pose la comunità monastica femminile sotto l’osservanza della regola agostiniana. Ben presto la fervente azione predicatrice di San Bernardino favorì l’adozione della regola di Santa Chiara e il passaggio sotto l’ordine francescano con l’introduzione di una nuova titolazione per la chiesa distinta, grazie all’appellativo ”alle monache”, dall’omonima dedicata a “San Bernardino alle Ossa” nei pressi del Verziere.
E' a questo periodo, particolarmente florido per il monastero, che risalgono i pregevolissimi affreschi custoditi al suo interno, riportati all'antico splendore da un recente restauro, tra cui si annoverano una Vergine e S. Agnese, attribuito a Vincenzo Foppa o anche a Bernardino Zenale, due tavole situate sull'altare raffiguranti San Giovanni Battista e San Pietro e le scene de l'Annunciazione, Natività e Fuga in Egitto, tutti affreschi di scuola lombarda d’inizio ‘500, coevi a quelli realizzati nella chiesa di San Maurizio al Monastero Maggiore dalla bottega dei Luini.
La visita alla chiesa di San Bernardino alle Monache e a San Michele al Dosso a Milano offre l'occasione unica di visitare due luoghi abitualmente non accessibili al pubblico, di ammirare alcuni dei più importanti esiti dell'arte e dell'architettura lombarde del Rinascimento e di rievocare riti e storia della vita monastica femminile a Milano.
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