Visita guidata all'Oasi di Sant'Alessio, un'area naturale protetta, un vero e proprio paradiso naturale che ci permetterà di conoscere da vicino un gran numero di specie animali e vegetali.
Accanto al castello storico di Sant’Alessio, nel 1973 è stata creata un’oasi naturalistica, l'Oasi di Sant'Alessio, che a differenza degli zoo, si prefigge lo scopo di allevare varie specie autoctone di uccelli, come i falchi pellegrini o le cicogne, creando loro un ambiente il più possibile vicino all'equilibrio ecologico reale, in modo da poter successivamente rilasciare gli animali in natura e contribuire alla salvaguardia e al ripopolamento dell'ambiente, contrastando l’estinzione. Tale attenzione alla ricreazione di ambienti naturali, unita all'estensione del parco, ha fatto sì che nel corso degli anni, molte specie di uccelli selvatici abbiano spontaneamente eletto l'Oasi come proprio luogo riproduttivo.
La visita guidata all'Oasi di Sant'Alessio è un'immersione totale nella natura, in cui i vialetti di ghiaia conducono il visitatore in mezzo al silenzio e ai diversi ambienti naturali: avremo modo di osservare gli animali senza barriere, entrando in grandissime voliere che ci metteranno a contatto con specie della Pianura Padana, ma anche con animali tropicali della foresta pluviale amazzonica, spesso abbandonati dai proprietari e salvati dal personale dell'Oasi.
Il percorso prevede la visita completa di tutti gli habitat, quello europeo dove è possibile avvistare volatili europei o migratori divenuti ormai stanziali nelle nostre zone e dove sono presenti anche altri animali come i caprioli, gli storioni, i fenicotteri o il rarissimo cavallo di Przewalskij e quello tropicale, dove incontreremo un giardino con le farfalle e i colibrì, tartarughe giganti, l’ocelot, un rettilario con serpenti e coccodrilli, uccelli esotici, pesci tropicali e uno degli animali più amati, il bradipo.
La visita all'oasi sarà l'occasione per riflettere sull'estinzione sempre più incipiente di molte specie animali, sulla necessità di preservarne gli habitat, sempre più minacciati dall'azione incontrollata e irresponsabile dell'uomo e sulla diffusione, anche nelle nostre zone, di specie non autoctone e spesso dannose per l'ecosistema locale.
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