MOSTRA "WUNDERKAMMER. ARTE, NATURA, MERAVIGLIA IERI E OGGI" A MILANO
La mostra "Wunderkammer" di Milano presenta circa 120 opere che testimoniano la meraviglia e la curiosità che l'uomo ha da sempre provato nei confronti della Natura, delle sue bizzarrie e delle sue perfezioni.
L'esposizione, divista tra le collezioni del Museo Poldi Pezzoli e il Cantiere del Novecento delle Gallerie d'Italia, si propone di far luce sul meraviglioso (è il caso di dirlo!) tema delle Wunderkammer, le "camere delle meraviglie", in un persorso che si snoda dal Rinascimento fino ai giorni nostri.
Le Wunderkammern erano musei fantastici, specialmente diffusi tra Cinquecento e Seicento, in cui venivano collezionati ed esibiti tutti quegli oggetti, naturali o aritificiali, che dimostravano le innumerevoli stranezze (o ciò che si ritenevano tali) della Natura. Questi "magazzini dello stupore" rappresentavano il primo tentativo di catalogare il mondo, rendendo possibile l'osservazione di tutto ciò che era ancora oscuro, comprendendo l'incomprensibile, ostentando le mostruosità, assaporando l'esotismo.
La Wunderkammer, così piena di oggetti preziosissimi e curiosi, era un grande vanto per chi ne possedeva una: uomini di scienza, curiosi e grandi principi si pregiavano di possedere oggetti provenienti dal Nuovo Mondo, chimere impagliate, automi, animali deformi, creature ignote e che fossero collezionati per motivi di studio o per stupire gli ospiti, questi oggetti meravigliosi avevano sicuramente un grande fascino per tutti.
La mostra "Wunderkammer" presenta le collezioni di tre grandi personaggi, tra i maggiori proprietari di Wunderkammern in Italia: i bolognesi Ulisse Aldrovandi e Ferdinando Cospi e il milanese Manfredo Settala, la cui wunderkammer è confluita nelle collezioni della Pinacoteca Ambrosiana. La collezione di quest'ultimo testimonia anche come la città di Milano fosse specializzata nella creazione di oggetti di lusso talmente sofisticati da essere "meravigliosi" che venivano esportati nelle wunderkammern di tutta Europa.
Dopo le dispersioni delle collezioni, operate specialmente nel secolo dei Lumi, le Wunderkammern ritrovano fortuna negli ambienti colti del collezionismo ottocentesco e soprattutto nel periodo surrealista, così attento alla poetaica del meraviglioso e del sognante. Ma la mostra presenta anche delle Wunderkammern contemporanee: Piero Manzoni, Damien Hirst, Emilio Isgrò sono solo alcuni degli artisti contemporanei che si provano col tema della meraviglia del mondo. Alcuni di loro hanno creato opere appositamente per la mostra perchè lo stupore per la Natura è un sentimento sempre attuale e anche al giorno d'oggi, quando spesso si crede di aver visto tutto, si rimane incantati da questa mostra che ha, davvero, del meraviglioso.