Visita guidata alla mostra "Orientalismo. In viaggio dall'Egitto a Costantinopoli"


Diffusosi già nel corso del Settecento a seguito della ricerca di modelli alternativi alla società occidentale e ampliatosi dopo la campagna napoleonica d'Egitto del 1798, l'interesse degli Europei per l'Oriente trovò una prima significativa manifestazione artistica durante i primi decenni dell'Ottocento accomunando artisti diversi tra loro, dal neoclassico Ingres al romantico Delacroix. In Italia un simile gusto emerse nell'opera di Hayez, autore di diverse Odalische, per poi trovare più ampia diffusione nella seconda metà dell'Ottocento.

 

La mostra "Orientalismo. In viaggio dall’Egitto a Costantinopoli" presso la Galleria GAMManzoni di Milano illustra, attraverso 30 opere di collezione privata, le suggestioni esercitate dall'Oriente sulla pittura italiana tra la fine dell'Ottocento e l'inizio del Novecento. La mostra si articola in quattro sezioni tematiche; la prima è dedicata al soggetto della donna in costumi orientali; la seconda approfondisce la figura di Alberto Pasini, pittore emiliano che negli cinquanta dell’Ottocento, su commissione del governo francese, si recò in Egitto, Arabia Saudita, Iran, Turchia e Siria per documentare la missione coloniale; la terza sezione "Cartoline da Costantinopoli" si focalizza su una delle città predilette dagli orientalisti italiani; la quarta, intitolata "L’Oriente mistico", documenta i quadri di scene bibliche rivolti a un pubblico più colto o alle commissioni ecclesiastiche.

 

Attraverso l'opera dei più importanti artisti italiani dell'Ottocento, da Gerolamo Induno a Domenico Morelli, e di pittori meno noti ma fondamentali interpreti dell'Orientalismo quali Alberto Pasini e Fausto Zonaro, la mostra "Orientalismo. In viaggio dall’Egitto a Costantinopoli" presso la Galleria GAMManzoni documenta una delle pagine più interessanti della storia e dell'arte italiane, indagando il complesso e affascinante rapporto tra l'Europa e l'Oriente.