La visita guidata al quartiere di Nolo vi permetterà di scoprire la trasformazione di questa zona di Milano che in pochi anni ha assunto una nuova identità artistica
e culturale, ma conserva ancora molte evidenze di un passato grandioso.
Il
quartiere di Nolo (North of Loreto), comprende a grandi linee la zona situata
tra via Padova e Viale Monza, che iniziano a delineare la fisionomia poliedrica
di questa parte di Milano: se infatti è vero che
Viale Monza era un importante rettifilo che costeggiando la
Martesana conduceva alla sontuosa
Villa Reale di Monza, via Padova nacque
viceversa come
quartiere operaio e popolare, destinazione ancora visibile nell'edilizia che vi si affaccia, diventando nel dopoguerra una delle prime zone di immigrazione
dal Sud Italia e - successivamente - da tutto il mondo, tanto da essere ad oggi
uno dei quartieri più multiculturali di Milano.
La
visita guidata al quartiere di Nolo comincia con la
Chiesa di Santa Maria Beltrade, originariamente situata nell'omonima piazza accanto a Via Torino e che nel
1926 venne traslata a Nolo e riedificata secondo il progetto della famosa scuola d'arte Beato Angelico che le conferì un elegante aspetto con suggestioni
Liberty e Decò:
l'interno, riccamente decorato e animato da una vivace cromia, presenta diverse iconografie, tra le quali spicca il grande affresco con la
Processione della Candelora,
che partendo dal
Duomo di Milano, giunge alla chiesa.
Passeggiando incontreremo la casa museo di
Emilio Isgrò,
palazzine Liberty e
sperimentazioni architettoniche, come
Casa Lavezzari che, progettata negli anni '30 da Pietro Lingeri e Giuseppe Terragni, rappresenta oggi un importante brano di architettura
razionalista. Incontreremo poi uno
stravagante Castello di Pietra di ispirazione medievale, soprannominato Ca’ di Sass, e il
Mercato comunale, uno dei
primi mercati coperti di Milano, dalla storia molto curiosa. E poi ancora, in una vietta di case basse alla Notting Hill, la strana
Casa degli Insetti, un edificio del 1905
caratterizzato in esterni dalla presenza di molti insetti: ex formaggeria degli Invernizzi e diventata poi gelateria, è oggi sede di una
piccola tipografia d'arte che stampa
libri servendosi ancora di antichi i caratteri mobili.
Passando poi accanto all'
Abbazia di Casoretto, piccolo ma splendido
gioiello del Rinascimento
milanese, entreremo nel polmone verde della zona di Nolo, il
Parco Trotter: il parco prende il nome dall'Ippodromo, la cui forma ancora visibile nei viali
alberati e che ebbe qui la propria sede dal 1906 al 1926, quando venne spostato nell'attuale zona di
San Siro.
Acquistato dal Comune, il Parco divenne una "
scuola per bambini gracili", spesso ammalati di tubercolosi per trasformarsi in una colonia elioterapica in epoca fascista: in
entrambi i casi il metodo pedagogico era fortemente improntato sulle attività all'aperto, tanto che la scuola fu una delle prime in città ad avere una
piscina, ancora oggi
visitabile.
Usciti dal Parco, la
visita guidata al Quartiere di Nolo si conclude con uno sguardo ai murales che colorano la zona e che alla pari del
Quartiere Isola e del
Quartiere dell'Ortica, stanno creando opere di street art che
costituiscono delle vere e proprie gallerie d'arte a cielo aperto in diversi luoghi di Milano, andando a creare una
commistione tra antico e moderno che ci fa ben
comprendere la continua evoluzione della città del domani che basa le proprie radici su
evidenze storiche ricche di importanza.