VISITA GUIDATA Alla biblioteca di philippe daverio


 

La visita guidata alla Biblioteca del Daverio è un'immersione in uno spazio unico, denso di storia, di arte ed insieme surreale e incantato, nascosto  all'interno dell'ottocentesco Palazzo Ravizza, tra le mura del centro di Milano.

 

Ospitata nell'antico refettorio del Monastero di Sant'Agostino Bianco, progettato da Donato Bramante e affrescato dal grande artista quattrocentesco Donato Montorfano, cui si deve anche l'affresco con la Crocifissione che fronteggia il Cenacolo di Leonardo, la Biblioteca di Daverio presenta ancora le tracce dell'incredibile affresco. Il refettorio, in seguito alle soppressione austriache, venne adibito a scuderia in epoca napoleonica per poi essere trasformato in abitazione (tra gli inquilini anche la figlia di Alessandro Manzoni) e infine divenne una scuola materna e poi una fabbrica, ma conserva ancora tutta la sua magia sospesa nei secoli.

 

La Biblioteca del Daverio è una vera e propria Wunderkammer moderna. Volto storico di Passepartout, storico e critico dell'arte, uomo eccentrico e grande amante di Milano, divulgatore d'arte e collezionista eclettico, Philippe Daverio nel corso della propria vita ha accumulato dipinti, sculture, libri pregiati e oggetti stravaganti che costituiscono lo specchio materiale della sua vivacità intellettuale e che formano ad oggi un luogo poliedrico che, secondo la volontà del proprio ideatore, doveva essere “uno spazio per ospitare momenti di arte e cultura”.

 

La collezione spazia da Francesco Hayez all'oggettistica napoleonica, dai mobili trasformabili alle fotografie di Gianni Berengo Gardin, dalle opere di Sottsass alle più varie curiosità, in un universo che tra ironia e autoironia spinge ad interrogarsi sul senso dell'arte e sull'audacia di alcuni accostamenti, sulla natura del collezionismo e sull'importanza della documentazione storica nel suo dialogo col gusto personale.

 

La visita guidata alla Biblioteca del Daverio è la scoperta di un posto unico, immaginario e immaginifico, in cui saremo guidati a comprendere alcuni aspetti sottili dell'arte, che spesso sfuggono all'interno delle collezioni più istituzionali, ma che possono essere colti in questa dimensione domestica e affettiva del rapporto tra un singolo uomo e l'arte.