CONNESSIONI CULTURALI

Gli sforza

Connessioni culturali: Sforza

 

L'appuntamento delle Connessioni Culturali dedicato agli Sforza ci permetterà di ripercorrere la gloriosa e al contempo tormentata storia della famiglia che ha governato Milano durante l'età del Rinascimento, dalla metà del Quattrocento fino all'inizio del Cinquecento e a fasi alterne fino all'instaurazione della dominazione asburgica nel 1535.

 

L'ascesa al potere degli Sforza nel ducato di Milano spetta al condottiero e capitano di ventura Francesco Sforza, il quale, dopo aver prestato servizio per il duca di Milano Filippo Maria Visconti, ne sposò la figlia Bianca Maria, diventandone di fatto successore. Fu così che dopo la parentesi della Repubblica Ambrosiana instauratasi alla morte di Filippo Maria Visconti (1447-1450), complici gli scontri con la Serenissima di Venezia, riuscì a farsi proclamare duca dai milanesi. Se da un punto di vista politico Francesco si distinse come promotore della Pace di Lodi e della Lega italica, in ambito culturale legò il proprio nome a due importanti cantieri architettonici, quello del Castello Sforzesco, ricostruito sulle rovine di quello di Porta Giovia, e quello dell'ospedale della Ca' Granda, entrambi affidati all'architetto fiorentino Antonio Averlino detto il Filarete.

 

Ad abbellire il Castello Sforzesco concorsero gli interventi promossi dal successore Galeazzo Maria Sforza, figlio di Francesco, uomo di cultura, il cui difficile carattere fu tra le cause che portarono alla sua uccisione il 26 settembre 1476 nella chiesa di Santo Stefano a Milano. La sua morte e la conseguente reggenza della moglie Bona di Savoia per conto del figlio Gian Galeazzo Maria, aprirono la strada alle mire politiche di Ludovico il Moro, fratello di Galeazzo Maria, che riuscirà infine a estromettere dal potere il nipote inaugurando un governo che durerà fino all'occupazione francese del 1499.

 

L'epoca di Ludovico il Moro è ricordata per la presenza a Milano di due grandi protagonisti del Rinascimento, Leonardo da Vinci e Donato Bramante che con le loro opere, dal Cenacolo alla Sala delle Asse, dalla tribuna di Santa Maria delle Grazie agli interventi in Santa Maria presso San Satiro, innestarono il linguaggio rinascimentale toscano e urbinate nel contesto artistico lombardo, in parte ancora ispirato agli stilemi del tardogotico.

 

La Connessione Culturale dedicata agli Sforza ci permetterà di ripercorrere una delle pagine più affascinanti della storia di Milano tra scontri politici, intrighi familiari e grandi committenze artistiche.

 

 

Al termine dell'incontro sarà possibile porre domande alla guida, scambiarsi idee e commenti, rendendo quest'esperienza virtuale un momento vivo e vivace di dibattito artistico.