In occasione del centenario dell'ingresso dell'Italia nel conflitto della Prima Guerra Mondiale, le Gallerie d'Italia ospitano una grande mostra che intende analizzare questo complesso periodo storico osservando le sue ripercussioni sulla produzione artistica italiana.
Il percorso è articolato in tre grandi sezioni dedicate a tre diversi momenti storici che si succedono a cavallo tra Otto e Novecento. La prima sezione è dedicata alle luci e ombre della Belle Époque, lunga stagione segnata dall'ottimismo e dalla incondizionata fiducia nel progresso, che ha nell'arte Liberty la sua migliore manifestazione, ma che rivela le sue contraddizioni nelle opere di artisti del Divisionismo italiano come Emilio Longoni, Angelo Morbelli e Plinio Nomellini che raffigurano la vita di poveri, emarginati, lavoratori rassegnati o in rivolta, ovvero di coloro che sono esclusi dai vantaggi del progresso e dell'industrializzazione.
La seconda sezione è incentrata sulla realtà della guerra e mette in mostra le opere di artisti che parteciparono in prima persona agli eventi bellici, spinti da quel patriottismo celebrato in uno dei punti del manifesto Guerra sola igiene del mondo di Filippo Tommaso Marinetti del 1915. Si tratta soprattutto di artisti protagonisti, in date diverse, dell'avanguardia del Futurismo; tra questi in mostra troviamo Giacomo Balla, Umberto Boccioni, Gino Severini, Carlo Carrà.
La terza e conclusiva sezione è dedicata alla nascita del mito della Grande Guerra e alla celebrazione della vittoria, che coincidono storicamente e politicamente con gli anni dell'affermazione del Fascismo. La dimensione eroica e simbolica della vittoria, che appare monumentale nelle sculture di Adolfo Wildt e Arturo Martini, risulta dominante sulla rappresentazione del dolore delle famiglie dei caduti e delle tensioni sociali rimaste irrisolte che caratterizza l'opera, ad esempio, di Arnoldo Bonzagni.
La mostra "La Grande Guerra. Arte e artisti al fronte" alle Gallerie d'Italia di Milano con le sue circa 200 opere provenienti in buona da parte da collezioni private, si presenta come un'occasione speciale per comprendere antefatti, dinamiche e conseguenza della Grande Guerra attraverso gli artisti e i movimenti protagonisti dell'arte italiana a cavallo tra Otto e Novecento.