CONNESSIONI CULTURALI

GIOrgione

Connessioni Culturali: Giorgione

 

 

L'appuntamento delle Connessioni Culturali dedicato a Giorgione ripercorrerà le tappe della carriera di un artista davvero unico, che in un arco temporale molto limitato, riuscì a segnare una svolta epocale nella pittura veneta e che costituì una novità assoluta e radicale nel panorama del primo Cinquecento.

 

Nato a Castelfranco intorno al 1478 e morto durante l’epidemia di peste del 1510 a Venezia, Giorgione ebbe una breve esistenza, che non gli impedì di farsi interprete di un profondo rinnovamento del linguaggio figurativo lagunare, divenendo quasi una figura leggendaria per via della sua carriera fulminea, ma sfolgorante, e per i suoi dipinti dal significato enigmatico.  

 

Fu allievo di Giovanni Bellini da cui trasse il gusto per il colore e la passione per il paesaggio; allo stesso tempo, fu impressionato e fortemente influenzato dalle opere di Leonardo tanto da cercare di riprodurre gli effetti chiaroscurali degli elementi atmosferici, la resa delle variazioni cromatiche dovute ai cambiamenti di intensità della luce, e di imitarlo nell’ approfondimento psicologico, tipico del maestro fiorentino.

 

Grande amante della poesia e della musica, Giorgione fu artista colto e consapevole del suo ruolo, vicino a personaggi del calibro di Caterina Cornaro, regina detronizzata di Cipro, che nella località di Asolo aveva creato una corte frequentata da molti intellettuali, tra i quali Pietro Bembo. Emerge così la figura di un pittore ben introdotto all’interno di una cerchia ristretta di aristocratici intellettuali per i quali dipinge opere caratterizzate da iconografie complesse e misteriose. Del 1500 è la Sacra Famiglia dove si inizia a notare l’estrema delicatezza nella stesura del colore, mentre  al 1503 circa risale una delle poche opere certe di Giorgione, la Pala di Castelfranco che, con la sua struttura piramidale, il rifiuto del consueto  fondale architettonico e di una rigida prospettiva dello spazio, segnò un momento di forte cambiamento, creando un’immagine di assoluta unità spaziale ed emozionale. Del 1502-1503 è il suo dipinto più celebre, Tempesta, capolavoro indiscusso di tutta la sua produzione, e del 1508-1509 I tre filosofi, la cui interpretazione ancora non ha una versione ufficiale: tanti sono i significati allegorici sottesi perché lunga e meditata è la scelta dei temi dei suoi quadri così come i rimandi biblici, storici, filosofici e letterari.

 

Nel 1508 Giorgione si dedicherà, insieme al suo giovane allievo Tiziano, alla decorazione del Fondaco dei Tedeschi a Venezia, lodato dal Vasari per il “vivacissimo” colorito, ma di cui oggi  rimangono purtroppo poche tracce. Nell'ultima fase della sua produzione Giorgione, per soddisfare la sua committenza ricca e raffinata, si dedicherà a opere sempre più criptiche.

 

Durante la Connessione Culturale dedicata a Giorgione visiteremo virtualmente i più importanti musei del mondo per ammirare e scoprire i segreti e il misterioso significato dei dipinti di un artista affascinante ed enigmatico che ha cambiato il corso della pittura italiana.

 

Al termine dell'incontro sarà possibile porre domande alla guida, scambiarsi idee e commenti, rendendo quest'esperienza virtuale un momento vivo e vivace di dibattito artistico.