CONNESSIONI CULTURALI

firenze e la pittura fiamminga

Connessioni Culturali: Firenze pittura fiamminga

 

La visita guidata virtuale dal titolo "Firenze e la pittura fiamminga, tra committenze e influenze artistiche" ci permetterà di scoprire un aspetto poco noto del Rinascimento italiano, ossia le relazioni economiche, commerciali e artistiche sviluppatesi tra la nostra penisola, in particolare la Toscana, e l'area delle Fiandre.

 

Intorno al 1430, a Firenze si diffonde un grande interesse per la nuova pittura fiamminga. A fare da intermediari tra la Toscana e il nuovo linguaggio artistico sono banchieri e commercianti italiani, residenti al nord, che commissionano ad artisti fiamminghi pale d'altare e ritratti destinati alla madrepatria. Tra loro spiccano i nomi degli Arnolfini, committenti del celebre ritratto I coniugi Arnolfini di Jan van Eyck, e dei Portinari, banchieri di fiducia della famiglia Medici.

 

L'approdo in Italia di opere d'arte fiamminga e la presenza di artisti fiamminghi in Italia, come Rogier van der Weyden, determinerà un'evidente influenza su artisti italiani come Beato Angelico e Ghirlandaio, che scopriranno la tecnica della pittura ad olio e la propensione dell'arte nordica verso una pittura realistica, che descrive ogni dettaglio con lenticolare attenzione.

 

La Connessione Culturale "Firenze e la pittura fiamminga, tra committenze e influenze artistiche" vi porterà alla scoperta del complesso intreccio di relazioni e interscambi tra due culture, quella mediterranea e fiamminga, che hanno segnato uno dei vertici dell'arte europea del Rinascimento.

 

Al termine dell'incontro sarà possibile porre domande alla guidascambiarsi idee e commenti, rendendo quest'esperienza virtuale un momento vivo e vivace di dibattito artistico.