Milano

Palazzo Reale

18 settembre 2014 - 18 gennaio 2015

 

GIOVANNI SEGANTINI

 

Giovanni Segantini nasce il 15 gennaio 1858 ad Arco, in una famiglia di condizioni modeste. Alla morte della madre nel 1865 è mandato dal padre a Milano presso la sorellastra Irene. Seguono alcuni anni di riformatorio e l'impiego come garzone di bottega presso il laboratorio fotografico del fratellastro Napoleone. Nel 1874 Giovanni decide di seguire i corsi serali dell'Accademia di Brera, di cui poi frequenta i corsi regolari. Qui conosce il pittore e critico d'arte Vittore Grubicy che diventa suo sostenitore e amico. Trasferitosi in Svizzera, è qui che muore a soli 41 anni sul monte Schafberg, il 28 settembre 1899, colto da un attacco letale di peritonite mentre sta dipingendo.

 


IL DIVISIONISMO

 

Assieme a Gaetano PreviatiGiuseppe Pelizza da Volpedo e Angelo Morbelli, Segantini è stato uno dei maggiori rappresentanti del Divisionismo, quella tecnica pittorica, ispirata al Puntinismo di Seurat e Signac, caratterizzata dalla stesura del colore puro a piccoli tocchi. Più libera dalla teorie scientifiche sulla luce rispetto a quella dei colleghi francesi, la tecnica divisionista costituisce innanzitutto per i pittori italiani uno strumento per esaltare gli effetti luminosi, tipici dei paesaggi montani di Segantini.


LE MOSTRE INTERNAZIONALI

 

Grazie al sostegno di Vittore Grubicy, a partire dagli anni Ottanta dell'Ottocento Segantini espone alle più importanti esposizioni universali tra cui quella di Parigi nel 1889, resa celebre dall'erezione della Tour Eiffel. Via via che il suo orientamento simbolista va rafforzandosi in sintonia con le tendenze europee, anche la sua fama internazionale cresce. Apprezzato dagli artisti della Secessione di Monaco fondata nel 1892, Segantini avrà la sua vera consacrazione nel 1900 con la mostra postuma organizzata in suo onore dalla Secessione viennese, di cui faceva parte Gustav Klimt.


SEGANTINI E L'ENGADINA

 

Il nome di Segantini è indissolubilmente legato alla valle svizzera dell'Engadina, di cui ritrasse splendidi panorami alpini negli ultimi anni della sua vita. Qui, precisamente nel cimitero del piccolo villaggio di Maloja, riposa il corpo del pittore, mentre a Sankt Moritz è stato eretto in sua memoria nel 1908 il Museo Segantini. L’edificio circolare con l'im­po­nente cupola richiama la forma del padiglione progettato da Segantini per l’Esposizione universale del 1900, che avrebbe dovuto ospitare il suo Pano­rama dell’Engadina. Oggi conserva alcune delle più belle opere dell'artista tra cui il Trittico composto dai dipinti La vita, La natura e La morte, ed è uno dei grandi prestatori delle opere per la mostra di Segantini a Milano.


Mostra Segantini Milano

LA MOSTRA DI SEGANTINI A MILANO

 

La mostra di Segantini al Palazzo Reale di Milano, nata dalla collaborazione dei due musei che ne conservano i più noti capolavori, la Galleria d'arte Moderna di Milano e il Museo Segantini di Sankt Moritz, offre un'occasione unica per ripercorrere la parabola artistica di Segantini, dai suoi esordi all'approdo alla "tecnica divisa", declinata prima in immagini di intenso naturalismo e poi in quei suggestivi paesaggi montani inondati di luce, dal forte accento simbolista, che lo hanno reso un artista apprezzato dal contesto internazionale.


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