La visita guidata alla mostra “Sotto il Cielo di Nut” allestita presso il Museo Archeologico di Milano è un affascinante percorso alla scoperta dell’universo spirituale dell’Antico Egitto durante il quale ci immergeremo nelle credenze religiose di questa antica civiltà, aiutati da preziosi reperti come sculture in bronzo, mummie, sarcofagi ed elementi del corredo funerario che servivano ad accompagnare il defunto nell’Aldilà.
La mostra offre un’ampia panoramica non solo dell’articolato pantheon di divinità egizie, ma anche del complesso sistema di credenze, devozioni e riti che plasmavano per larga parte la vita quotidiana e la società nell’Antico Egitto. Prima di affrontare tematiche quali la raffigurazione iconografica delle divinità, la mostra si interroga sull’interpretazione che gli Egizi davano dell’origine degli dèi e dell’universo, sottolineando il delicato equilibrio esistente tra caos primordiale e cosmo ordinato, un processo generativo accaduto non solo all’origine dei tempi ma in perpetua trasformazione, come esemplificato dal ciclo del Sole che ogni sera muore per poi rinascere la mattina successiva, eternamente partorito dalla dea del cielo Nut che ogni notte deve affrontare e vincere il mondo oscuro.
Grande attenzione viene anche dedicata alla modalità e al significato con cui gli Egizi raffiguravano le proprie divinità, dotandole di caratteristiche antropomorfe o interamente animali o ibride, secondo schemi alternabili pensati per spiegarne almeno in parte l’origine e i poteri, e al rapporto devozionale esistente tra le divinità e l’uomo comune. Il faraone era infatti l’intermediario per eccellenza tra la sfera divina e quella umana, ma anche gli uomini potevano interpellare gli dei per chiedere protezione, ricorrendo spesso alla magia che per gli Egiziani non aveva connotazioni negative ma era invece un elemento spirituale imprescindibile.
La mostra si sofferma infine su un aspetto sostanziale delle credenze egizie, ossia sulla vita dopo la morte e sulla possibilità per gli uomini di venire ammessi nel pantheon degli dèi, godendo così di vita eterna. Bisognava esserne meritevoli, ma soprattutto bisognava eseguire per i propri defunti quei celebri rituali di imbalsamazione e riti funerari che avrebbe consentito ai propri cari di trasformarsi in esseri luminosi che finalmente avrebbero conosciuto la vera immagine e la vera natura delle divinità venerate per tutta la vita.
La visita guidata alla mostra “Sotto il Cielo di Nut” è dunque un’occasione importante e quasi mistica per scoprire la spiritualità dell’Antico Egitto, inoltrandoci in una dimensione ancestrale e avvincente, ricca di suggestioni.
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