CONNESSIONI CULTURALI

controriforma: arte e architettura

Connessioni Culturali: Controriforma

 

L’appuntamento delle Connessioni Culturali dedicato all’arte e all’architettura della Controriforma è un’occasione per comprendere la rilevanza del Concilio di Trento sia in ambito dottrinale e teorico, sia in particolare riguardo alle norme pratiche introdotte per i luoghi di culto e per la celebrazione dei riti religiosi.

 

Indetto per arginare l’ondata di contestazione che a metà del Cinquecento investì la Chiesa di Roma, il  Concilio di Trento, e la riforma che ne seguì, furono il tentativo di reagire al dilagare della diffusione della dottrina di Lutero che criticava aspramente l’eccessiva ricchezza e opulenza delle chiese, della rappresentazione della divinità e delle cerimonie cattoliche, ispirandosi invece alla sobrietà e al pauperismo del Cristianesimo delle origini. A seguito del dibattito che scaturì, tra le le misure adottate ci fu la concessione del potere decisionale e di veto ai vescovi per la costruzione di edifici religiosi e l’arredo delle chiese, incluse tutte le produzioni artistiche (pitture e sculture) conservate al loro interno. Queste ultime, controllate scrupolosamente,  dovevano rispettare tre canoni: la chiarezza, il decoro, e la stretta osservanza delle Sacre Scritture.

 

Protagonista assoluto della stagione “controriformista” fu il cardinale Carlo Borromeo che, intuendo il potere straordinario dell’arte nella trasmissione del messaggio evangelico, racchiuse, in un trattato del 1577, le regole da seguire per rispettare i dettami conciliari. Nella sua opera possiamo rintracciare indicazioni precise e dettagliate: dall’importanza della posizione del luogo di culto che deve apparire sempre scenograficamente sopraelevato, grazie all’uso di rampe di scale; al ruolo centrale della facciata, caratterizzata da un particolare apparato decorativo, ricco, ma al tempo stesso rassicurante per i fedeli; dall’uso della luce, intesa come l’elemento del creato più vicino a Dio, e per questo fondamentale presenza all’interno delle chiese grazie alle numerose e ampie finestre; fino all’altare, considerato il punto su cui deve concentrarsi l’attenzione dei credenti e, perciò, luogo carico di ornamenti e spettacolarità con l’introduzione del baldacchino che “avvicina” simbolicamente il cielo all’altare.

 

Durante la Connessione Culturale dedicata alla Controriforma compiremo un viaggio tra le più importanti realizzazioni artistiche e architettoniche italiane a cavallo tra Cinque e Seicento per evidenziarne le scelte estetiche e stilistiche in linea con i dettami della Controriforma. Tra i migliori esempi del nuovo indirizzo spicca la chiesa di San Fedele a Milano, costruita proprio da Carlo Borromeo per la Compagnia del Gesù.

 

Al termine dell'incontro sarà possibile porre domande alla guida, scambiarsi idee e commenti, rendendo quest'esperienza virtuale un momento vivo e vivace di dibattito artistico.