Milano

Galleria GamManzoni

24 ottobre 2014 - 18 gennaio 2015

 

GIOVANNI BOLDINI

 

Giovanni Boldini nasce a Ferrara il 31 dicembre 1842. Segue le orme del padre Antonio, pittore, studiando prima da autodidatta, poi frequentando lo studio dei fratelli Domenichini. Nel 1862 si reca a Firenze, dove studia all'Accademia di Belle arti e si lega al gruppo dei pittori macchiaioli e al critico d'arte Diego Martelli. Nel 1867 visita l'esposizione universale di Parigi, dove si trasferisce definitivamente nel 1871. Espone da subito con successo ai Salon, affermandosi sopratutto come ritrattista. Alterna la permanenza a Parigi, a viaggi in Italia e in Europa, prima di spegnersi nella capitale francese l'11 gennaio 1931 per una broncopolmonite.


BOLDINI E PARIGI

 

Nel 1867 inizia per Giovanni Boldini un periodo di continui viaggi. Alla visita all'Esposizione Universale di Parigi, seguono un viaggio in Costa Azzurra e due soggiorni londinesi tra il 1870 e il 1871, anno in cui si trasferisce a Parigi. La ville lumière lo attira per la vita brulicante che anima i boulevard, le piazze e i parchi. Nei suoi primi lavori parigini predominano i toni scuri e le luci contrastate, che lasciano spazio a una tavolozza più chiara quando Boldini inizia a lavorare per la ditta del mercante d'arte Goupil, specializzandosi nei soggetti allora in voga, scenette in fogge settecentesche, spesso ambientate a Versailles, e quadretti di paesaggi e vedute. Sono i quadri che decretano la sua prima fortuna. 


GIOVANNI BOLDINI E DEGAS

 

Il trasferimento di Boldini a Parigi del 1871 precede di poco la nascita dell'Impressionismo che si suole far coincidere con la prima esposizione del gruppo tenutasi nel 1874 nello studio del fotografo Nadar. L'artista francese a cui Boldini più si lega è Degas. I due si conoscono nel 1867, quando il pittore ferrarese è in visita all'esposizione universale di Parigi e infittiscono la loro frequentazione negli anni successivi. Li uniscono il ricorso alla tecnica del pastello, l'interesse per la vita notturna dei cafè parigini e l'amore per le grandi opere del passato, che li spinge a compiere un viaggio in Spagna nel 1889 per ammirare i capolavori del Museo del Prado.

 

 


BOLDINI RITRATTISTA

 

Pittore abilissimo in tutti i generi, Giovanni Boldini deve la sua fama soprattutto ai ritratti. La sua propensione si manifesta già negli anni fiorentini, quando abbandona presto la tipologia del medaglione a fondo unito per calare i personaggi nei loro ambienti domestici, per poi manifestarsi più compiutamente negli anni della maturità artistica, quando ritrae compagne di vita, amici e esponenti della borghesia parigina in immagini che si fanno via via sempre più leggere e trasparenti, grazie anche all'uso del pastello. Alternando pennellate agitate e allungate a pennellate più ferme, Boldini "mette in movimento" i suoi soggetti cogliendone carettere e identità. 


LA MOSTRA DI BOLDINI A MILANO

 

Con quaranta capolavori provenienti da prestigiose collezioni private, la mostra di Boldini alla Galleria Gammanzoni di Milano presenta un'occasione unica di approfondimento su uno degli artisti italiani più importanti dell'Ottocento. Scene di genere, paesaggi e i suoi celebri ritratti ci consentiranno di raccontare il legame tra il pittore ferrarese e la Belle Epoque parigina, di cui fu in grado di cogliere lo spirito in un linguaggio vicino ma autonomo rispetto all'Impressionismo e in una pittura scattante in grado di suggerire la velocità e il movimento che caratterizzavano la vita della ville lumière di quegli anni.


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