CONNESSIONI CULTURALI

caspar friedrich

Connessioni Culturali: Friedrich

 

L’incontro virtuale dedicato al pittore tedesco Caspar David Friedrich sarà un appassionante viaggio alla scoperta di una delle figure centrali dell’arte romantica, “padre” del “paesaggio simbolico”: la sua potente carica innovatrice e la sua eredità più importante è infatti dovuta al suo tentativo di intendere il paesaggio come soggetto nuovo e autosufficiente, essenziale alla resa del sentimento del sublime.

 

Nato il 5 settembre del 1774 a Greifswald, piccola cittadina sulle rive del mar Baltico, Friedrich perse la madre a 6 anni e tutta la sua infanzia fu tristemente segnata da numerosi lutti. La tragedia più dolorosa avvenne nel 1787 quando, rompendosi la lastra di ghiaccio su cui stava pattinando, fu salvato dal fratello che perse drammaticamente la vita. Questo episodio così come le tante sofferenze che dovette affrontare fin dalla più tenera età costituiranno materiale fondamentale per la sua pittura, permeandola di un estremo senso di solitudine e malinconia.

 

Introdotto alla pittura nel 1790 all’università, sotto la guida dell’artista Johann Gottfried Quistorp, che lo incoraggiò a prendere ispirazione dalla natura, quattro anni più tardi Friedrich iniziò gli studi alla prestigiosa Accademia d’Arte di Copenaghen, per poi stabilirsi in maniera permanente a Dresda. Dopo aver vinto, nel 1805, il primo premio ad un concorso presieduto da Johann Wolfgang von Goethe, nel 1807 realizzò una delle sue maggiori opere, la Croce in montagna, una pala d’altare lontanissima dai canoni precedenti che ricevette un’accoglienza piuttosto fredda, pur garantendogli una certa visibilità.

 

Nel 1810 divenne membro dell’Accademia di Berlino, mentre nel 1818 si sposò con Caroline Bommer, da cui ebbe tre figli. Questi fatti biografici influenzarono la sua pittura, introducendo alcune novità: l’uso di cromie più luminose, meno austere e lugubri e la comparsa, nelle sue composizioni, di figure umane. Fu in quello stesso anno che realizzò i due suoi dipinti più noti: Le bianche scogliere di Ruge e il Viandante sul mare di nebbia. Quest’ultimo divenne il manifesto del Romanticismo, con la tipica Ruckenfigur, ovvero il personaggio del quadro ripreso di schiena, completamente assorto nella contemplazione del panorama.

 

Formalmente abbandonò il modello accademico tradizionale, prediligendo ambienti naturali stilizzati, atmosfere idilliache o inquietanti, puntando, all’interno dei suoi quadri, all’effetto di vuoto e di infinito. Temi ricorrenti della sua produzione furono cieli infiniti, tempeste, foreste, atmosfere nebbiose, ruderi e croci, mentre la morte venne spesso raffigurata attraverso salici piangenti, barche che si allontanano dalla costa o querce e tronchi d’albero. Nell’ultima fase della sua carriera Friedrich iniziò a dipingere in prevalenza albe e crepuscoli con toni sempre più scuri, più monumentali, ma anche più cupi e angoscianti.

 

Durante la Connessione Culturale dedicata a Caspar Friedrich ci immergeremo nelle atmosfere solitarie dei dipinti dell'artista tedesco che ha inaugurato la grande stagione del Romanticismo permeando di sentimento la pittura di paesaggio e riflettendo sulla fragilità dell'esistenza umana.

 

Al termine dell'incontro sarà possibile porre domande alla guida, scambiarsi idee e commenti, rendendo quest'esperienza virtuale un momento vivo e vivace di dibattito artistico.