Il Broletto e Piazza Mercanti

 

Piazza Mercanti era il centro della vita milanese medievale: sorgeva infatti qui il Broletto (XIII secolo), sede dell’amministrazione comunale e da qui partivano i sei sestieri della città. Su uno degli arconi d’entrata è murata la celebre scultura della scrofa semilanuta, simbolo della città di Milano e della sua antichissima origine. Secondo una leggenda, il nome stesso della città di Milano deriverebbe da questo animale semi-lanuto, dal latino medio-lanum, divenuto poi “Milano”.

La piazza era al centro di importanti edifici: il Broletto Nuovo (1233) era stato edificato per volere di Oldrado da Tresseno (qui raffigurato in un bassorilievo commemorativo) quale sede del nuovo governo civico. Si tratta di un edificio quadrangolare costituito da un loggiato al piano terra, utilizzato come luogo di mercato, e sormontato da un’aula coperta rettangolare illuminata da trifore, ove si riuniva il consiglio cittadino. Il lato ovest della piazza è occupato dalla Casa dei Panigarola in stile gotico (XV secolo), mentre a sud si staglia l’edificio barocco delle Scuole Palatine. Accanto si trova la cosiddetta Loggia degli Osii (1316), splendido esempio della scultura gotica milanese di epoca viscontea, sulla cui facciata sono rappresentate le statue dei patroni della città e, in alto, la parlera, il balconcino dal quale si leggevano i proclami alla cittadinanza.

Al centro della piazza si trova un pozzo cinquecentesco, che sorge dove una volta si trovava la “pietra dei falliti” così chiamata perché i milanesi che finivano in bancarotta venivano esposti alla pubblica vergogna.